Nel 2015 la crittografia sarà predefinita per tutte le comunicazioni che interessano i consumatori, compresi HTTP e istant messaging

Traffico crittografato: un pericolo sottovalutato

Google e Apple furono i primi a dichiarare di voler introdurre la crittografia dei dati degli utenti come impostazione predefinita e Yahoo promise “crittografia ovunque”.

Oggi i 6 sistemi operativi più diffusi usano già soluzioni di crittografia automatica e sono sempre di più le aziende che offrono la crittografia come funzione predefinita o come scelta facilmente selezionabile.

Sebbene anche prima ci fosse la possibilità di crittografare i dati, la crittografia non è stata, in passato, una pratica diffusa. Questo essenzialmente per due ragioni: molti utenti non sapevano di poterlo fare o, anche sapendolo, non avevano idea di come abilitare tale funzione, rendendola di fatto una funzione inutile.

Ma ora sembra che chiunque possa scegliere la crittografia per proteggersi. Roger Grimes di Infoworld nel 2013 ha dichiarato che la NSA, spiandoci, ha fatto assolutamente il bene di tutti noi. Nel suo articolo aveva espresso la speranza che tale “invasione” potesse indurre a una migliore protezione delle comunicazioni personali.

Pare abbia avuto ragione. Le grandi imprese rilasciano dichiarazioni ufficiali sull’importanza di inviare in modo sicuro le informazioni – siano esse anche “solo” di interesse per i consumatori – e offrono soluzioni di crittografia per ogni tipo di utente, soluzioni che entro il 2015 potrebbero addirittura essere funzionalità predefinite.

Crittografare i dati renderebbe più difficile il furto di informazioni, che, se violate, potrebbero essere utilizzate per scopi dannosi: si aumenterebbe così la sicurezza di Internet in generale.

Sebbene la distinzione tra presunti hacker “buoni” (che operano per il “bene” dell’utente come, ad esempio un governo che agisce per proteggere i suoi cittadini dal terrorismo) e hacker “cattivi” (ad esempio quelli che violano un conto bancario online per derubare il legittimo titolare) perde di senso quando si tratta di garantire un’internet più sicura: protetta da tutti o da nessuno.

Di Frederik Mennes, Head of the Security Competence Centre – VASCO Data Security