Dalla protezione della casa al risparmio energetico, gli acquirenti hanno delle alte aspettative sulle migliorie che la tecnologia può portare nelle loro case

Il lancio sul mercato della linea mydlink Home, un ecosistema intuitivo di prodotti dedicati domotica smart, D-Link ha presentato i dati di uno studio condotto in Gran Bretagna, Francia,Italia e Spagna dal 20 marzo al 10 aprile 2014. L’oggetto dell’indagine sono state le opinioni dei consumatori a proposito del concetto di smart home: aspettative, prodotti, canali d’acquisto e prezzi.

Aspettative
Il primo posto nell’immaginario collettivo di una smart home è occupato dal concetto di protezione. La tendenza è particolarmente radicata in Italia (62%). Anche in Spagna è una priorità (36%), associata però all’esigenza di controllare i consumi energetici (35%). Negli altri Paesi la prima necessità da soddisfare è il controllo remoto degli elettrodomestici, seguito da quello dei consumi. Fatta eccezione per una lieve differenza del campione britannico, i dispositivi d’intrattenimento sono l’ultima preoccupazione degli intervistati.

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Prodotti
Il primo dispositivo che le persone sono pronte a comprare è una telecamera di sorveglianza IP (74,9%). Il dato è forse imputabile alla crescente popolarità di questi prodotti e al fatto che la maggioranza del panel (80%) è composta da clienti mydlink. Seguono le smart plug (56,6%), i sensori di apertura delle porte (55,9%) e di rilevamento del movimento (54,9%), i rilevatori di fumo (53,7%) e il controllo del riscaldamento (53,2%).
Le percentuali italiane sono più alte della media riguardo alle telecamere di sorveglianza IP (84,4%), ai sensori di rilevamento del movimento (65,1%) e di apertura delle porte (62,9%).

Desiderio comune agli intervistati (50%) è proteggere la propria casa direttamente dallo smartphone: in Spagna la percentuale sale fino all’82%, mentre il controllo della casa connessa tramite un pannello dedicato è richiesto solo dal 5% del campione.

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Canali d’acquisto e prezzi
Il 78% degli intervistati preferisce internet per i propri acquisti, potendo anche usufruire di una connessione sempre disponibile su smartphone o tablet. Subito dopo figurano i negozi specializzati in informatica (44,6%), considerando che le soluzioni per la smart home sono percepite come prodotti tecnologici che spesso necessitano del consiglio di un commesso specializzato. La terza categoria più votata, infine, è quella dei negozi fai da te (28,1%).

Per ciò che riguarda le caratteristiche dei prodotti, il prezzo rimane quella più rilevante per il 63% del campione: nessun costo nascosto o canone mensile, in particolare, sono esigenze comuni a tutti i Paesi. 100 e 300 euro sono gli estremi di un budget ragionevole per i due terzi degli intervistati ma gli italiani sono disposti a spendere di più, se solo l’8% di loro (contro una media europea del 16%) definisce il budget annuale inferiore a 100 euro. Chi è invece disposto a superare i 500 euro di spesa è il 10%, ma solo il 2% nel caso dei consumatori spagnoli.