L’Osservatorio Consumatori in Rete dell’Istituto per la Competitività ha rilevato alcune anomalie nei mercati di vari settori economici e avanzato alcune proposte per risolverle

Transfer Pricing 2019

L’edizione 2014 dell’Osservatorio Consumatori in Rete di I-Com, l’istituto per la competitività, cui hanno partecipato associazioni di consumatori e imprese tra cui Edison,Enel, Sky,Telecom Italia e Vodafone, si è focalizzata sul rapporto tra servizi, tutela dei consumatori e competitività nei settori caratterizzati da infrastrutture di rete. Sono stati quindi presi in esame audiovisivo pay, energia, servizi postali e trasporti.

Riflessioni
Si tratta di settori certamente diversi ma con problematiche spesso comuni   – afferma Stefano da Empoli, Presidente di I-ComLa nostra iniziativa punta a far dialogare i diversi stakeholder ma anche differenti esperienze settoriali”. Lo scollamento tra le varie parti di servizio a rete è emersa con la recente idea di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica, per esempio, ma anche nei singoli settori spesso finisce per prevalere una visione limitata dei servizi. Spesso,infatti, si presta più attenzione al prezzo che alla qualità, che può essere garantita solo da tecnologie che richiedono investimenti cospicui.

In questo contesto diventano importanti le sfide digitali, come quelle lanciate dall’Agenda italiana, e dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2020. La politica dell’Europa, però, non pare soddisfacente,se vuole stimolare gli investimenti ma contemporaneamente vuole sottrarre d’imperio ricavi e margini importanti alle aziende di telecomunicazioni. “La storia dell’Unione Europea passa attraverso un progressivo abbattimento delle barriere tra i Paesi Membri e la ricerca costante di un’unità commerciale, culturale, economica –  prosegue Da Empoli – ma siamo ancora lontani dall’idea di un mercato unico dei servizi a rete e dalle economie di scala che ne potrebbero derivare, a beneficio dei consumatori.

Proposte
I-Com ha lanciato alcune proposte per ciascun settore di riferimento.
Audiovisivo pay. Per garantire a tutte le imprese un level playing field, in linea con gli sviluppi tecnologici e di mercato, occorre procedere ad una regolazione per obiettivi, ragionevole e tecnologicamente neutrale. Attualmente, infatti, si registrano asimmetrie regolamentari tra le diverse tecnologie e i diversi modelli di business

Energia. Sarebbe auspicabile allineare il settore elettrico al gas, garantendo il prezzo amministrato ai soli domestici e successivamente limitare tale previsione sia sull’elettrico che sul gas solo ai casi di fuel poverty

Servizio idrico. Si potrebbero introdurre incentivi a investimenti innovativi in qualità e di un sistema di indennizzi automatici in caso di mancato rispetto degli standard di qualità, oltre a una cultura dell’acqua come bene fondamentale ma che comporta costi di gestione

Telecomunicazioni. Sarebbe necessario interpretare dinamicamente il servizio, in modo tale da procedere alla periodica revisione della sua definizione, partendo dall’inclusione della banda larga nella definizione di servizio universale.