Con il “Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico” e l’annesso “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”, il Governo vuole contrastare le minacce informatiche

Cybercrime

La sicurezza informatica è una questione molto seria. Non a caso un attacco cibernetico può oggi mettere in ginocchio un intero Paese e le pubbliche amministrazioni di tutto il mondo lo hanno capito. Tra queste anche l’Italia dove il Governo si è attivato con l’adozione del “Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico” e dell’annesso “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”.

Il Quadro Strategico nazionale individua i profili e le tendenze evolutive delle minacce e delle vulnerabilità dei sistemi e delle reti d’interesse nazionale, specifica ruoli e compiti dei diversi soggetti pubblici e privati e individua strumenti e procedure con cui perseguire l’accrescimento delle capacità del Paese di prevenire e rispondere in maniera compartecipata alle minacce. Con il Piano Nazionale, invece, vengono individuate le priorità, gli obiettivi specifici e le linee d’azione per dare concreta attuazione al Quadro Strategico. Tra gli obiettivi del Quadro da conseguire attraverso svariati indirizzi operativi, si fa riferimento all’incentivazione della cooperazione tra istituzioni e imprese nazionali al fine di tutelare la proprietà intellettuale e di preservare la capacità di innovazione tecnologica del Paese.

Ad approfondire le tematiche in questione ci pensa il Convegno Nazionale “Cyber Security – Collaborazione pubblico privato, organizzato dal Centro Studi Difesa e Sicurezza e il Centro di Ricerca di Cyber Intelligence e Information Security dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, in collaborazione con il Dipartimento informazione e sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivo della manifestazione, che si terrà nella capitale il primo dicembre, alle ore 9.00 (Aula Magna del Palazzo del Rettorato di Piazzale Aldo Moro 5), è quello di individuare le reali possibilità di collaborazione tra gli organi centrali dello Stato  e le strutture private dei vari settori della vita civile riguardanti le infrastrutture critiche di servizio, la finanza, l’economia, i sistemi di protezione, e l’Università.

Da segnalare è la presenza al convegno di Yarix, unica azienda privata con sede in Italia a partecipare. La società di Montebelluna (provincia di Treviso) si affianca così a colossi del calibro di KPMG, PWC e Accenture, portando la propria esperienza e know-how maturata a partire dal 2001, anno della sua fondazione. Yarix collabora da anni con Pubblica Amministrazione e forze di Polizia.