Da una parte nel periodo natalizio cresce la propensione degli utenti agli acquisti online, dall’altra l’attività dei criminali

Il Natale è ormai alle porte e con l’arrivo delle festività si apre anche la stagione dello shopping natalizio, quest’anno caratterizzato più che mai da offerte e sconti anti crisi diffusi specialmente su internet. Amazon è già in prima linea con offerte che seguono le abitudini americane del Black Friday, il venerdì dopo il Ringraziamento che dà il via allo shopping natalizio negli USA, e del Cyber Monday, il lunedì seguente dedicato agli sconti online.
Infatti, secondo una ricerca condotta da Netcomm e Human Highway, quest’anno il numero di persone che compreranno i regali di Natale online sfiorerà i 10 milioni, un’importante crescita rispetto ai 7 milioni dello scorso anno. La crescita riguarderà anche gli “Online first” cioè coloro che acquisteranno i regali esclusivamente online, che aumenteranno del 35% rispetto allo scorso anno.

Netcomm ha confermato che il 2014 è stato un anno positivo per l’e-commerce italiano. In particolare, in vista del periodo natalizio l’aumento degli acquirenti online è una tendenza che si conferma in crescita ormai da quattro anni. Sono ormai 40 milioni gli italiani che accedono a internet con un incremento del 6,8 per cento negli ultimi due anni.

Ad acquistare i regali online saranno soprattutto i “Millenials”, cioè i ragazzi nati tra gli anni 80 e i primi anni 2000, la cui spesa è dedicata in gran parte ai gadget tecnologici. I Millennials in Italia rappresentano il 67% degli utenti online e passano su internet circa il 65% del tempo, specialmente su mobile.
Si conferma infatti anche la crescente tendenza dei consumatori ad acquistare da dispositivi mobili che quest’anno si stima raggiungerà il 15%. Nel 2014 gli smartphone connessi sono disponibili per il 56% della popolazione (26,5 milioni, con un aumento del 69,5% in due anni) e i tablet per il 20% (9,5 milioni, un aumento del 310%). Nella fruizione quotidiana di internet il primato va dunque al mobile che piace soprattutto a donne e giovani.

Attenzione però, grazie alla popolarità di questi canali, i criminali informatici hanno l’opportunità di sfruttare i consumatori ignari e i brand impreparati. Si prevede che il fatturato dell’m-commerce aumenterà di oltre 420.000 milioni dollari entro il 2018 e più marche abbracceranno il formato delle applicazioni per raggiungere il loro pubblico, ciò rende importante per loro proteggere le proprie entrate contro i truffatori che cercano di utilizzare astutamente i loro nomi e loghi.

Con l’ultimo Shopping Report di MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ha esaminato le decisioni di acquisto dei consumatori e le statistiche demografiche di coloro che acquistano beni contraffatti online. A testimonianza della crescente professionalità dei siti non autorizzati che vendono merci contraffatte, i risultati hanno rivelato che 1 consumatore a caccia di occasioni online su 6 viene ingannato dalla “qualità” che percepisce su questi siti, dimostrando l’intenzione di acquistare prodotti contraffatti. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie i consumatori devono essere vigili quando comprano on-line. I siti non autorizzati possono ingannare anche i consumatori più esperti. Molte merci contraffatte hanno un prezzo simile ai beni originali in promozione, spesso scontati del 25-50% sui prezzi di listino. Questi prezzi così vicini a quelli reali fanno percepire ai consumatori che stanno facendo un buon affare, soprattutto se i siti non autorizzati dove stanno navigando seguono la tendenza del momento utilizzando le recenti campagne di marketing e fotografie dei brand originali.

I risultati dello Shopping Report sottolineano l’importanza per i brand di sviluppare strategie proattive per salvaguardare i loro marchi in modo da non indebolire la fiducia dei clienti a causa di attività digitali illecite. Le aziende possono intraprendere per garantire che i brandjackers non si intromettano tra loro e il consumatore, azioni che si traducono in un ritorno positivo degli investimenti nel mondo digitale.

Oltre all’adozione di una strategia di protezione del brand, MarkMonitor raccomanda ai professionisti marketing e e-commerce in tutte le categorie di prodotti, inclusi i marchi di lusso, di considerare tre semplici passaggi:

  1. Acquistare domini con termini come “sconto”, “outlet” e altri termini correlati alla ricerca di occasioni, anche se si è un brand di lusso. Quindi progettare pagine web apposite per indirizzare i consumatori, in cerca di occasioni, ai prodotti scontati o verso adeguati rivenditori accreditati. Se il marchio non applica sconti come politica interna, informare i clienti sulla filosofia del brand.
  2. Registrare i nomi a dominio con questi termini, relativi alla ricerca di occasioni, al fine di garantire ai potenziali clienti di trovare il proprio sito o i siti dei partner di canale durante la ricerca. Non lasciare che falsari e altri brandjackers utilizzino nomi di dominio come “brandoutletstore.com” o “discountbrand.com” rubando così clienti al marchio originale. Gli aspiranti clienti di oggi possono essere gli acquirenti più fedeli di domani.
  3. Considerare l’effetto che il namespace ampliato di Internet avrà sulla vendita al dettaglio e sulle categorie di abbigliamento sia come i nuovi gTLD (generic Top-Level Domains) che come domini .sconto o .abbigliamento che continuano a ripresentarsi.

Di Jerome Sicard, Regional Manager, Southern Europe di MarkMonitor