L’indagine spiega quali attività fanno perdere più tempo e quali accorgimenti si possono osservare per guadagnarlo, evitando sprechi di denaro

Perdere tempo al lavoro, distrarsi con attività non strettamente legate alla professione sono un problema che le aziende pagano anche in termini economici. Barracuda ha sintetizzato in un’infografica i risultati di diverse ricerche, condotte su aziende americane, per capire quali sono queste attività e quali gli strumenti per rendersi più efficienti.

Cinque attività time-waster

La prima è costituita dai meeting: circa il 90% dei lavoratori non vi presta abbastanza attenzione, lasciandosi prendere dai propri pensieri. Le riunioni occupano circa 23 ore settimanali e 7,8 ore sono impiegate in incontri non considerati necessari. Mediamente, ogni impiegato americano perde 5 ore alla settimana e costa alla sua azienda $6.357 all’anno.

Navigare in internet è la seconda causa di tempo sprecato: quasi due terzi dei dipendenti visita siti web non utili per il lavoro. Tra loro, il 39% vi dedica al massimo un’ora e il 3% trascorre ben 10 ore o più in questo modo. Il costo per le aziende raggiunge $2.949,65 annui.

Il disordine, e la conseguente ricerca di oggetti e file fuori posto, costa invece alle imprese oltre 177 miliardi di dollari all’anno, che si traducono in più di 3 ore al mese e $929 annuali per dipendente. La grande maggioranza dei lavoratori statunitensi, circa l’86%, considera inoltre poco professionale uno spazio di lavoro disordinato o disorganizzato.

L’invio di mail non necessarie è un’altra fonte di tempo che potrebbe essere investito meglio, secondo il 62% degli intervistati. Solo il 14% delle mail ricevute, infatti, è importante per l’attività che svolgono, mentre l’8% è costituito da spam e il 10% da mail personali. Quattro sono le ore impiegate a usare la posta elettronica, la metà di una giornata lavorativa media.

Le interruzioni sono l’ultima attività time-waster. L’impiegato medio spreca poco più di 2 ore al giorno, il 28% del suo tempo, a causa di interruzioni impreviste e non legate al lavoro, cui si aggiunge il tempo per riprendere l’attività. I dirigenti vengono interrotti in media una volta ogni 8 minuti e la gestione di questi break costa all’economia americana $588 miliardi all’anno.

Tre strumenti time-saver

L’uso di firme digitali riduce lo scambio di documenti del 90%, permettendo di risparmiare mediamente 2 ore al mese e circa 586 dollari.

L’automazione del marketing, che produce un aumento della produttività del 14,5% nelle vendite e riduzione del 12,2% dei costi indiretti e delle spese fisse, è stata adottata da un quarto delle imprese B2B della classifica Fortune 500 e il 76% delle maggiori aziende SaaS a livello mondiale. Sono mediamente 5 le ore settimanali guadagnate e $6.357 la cifra risparmiata ogni anno per dipendente.

L’uso di un CRM ad accesso mobile, infine, ha permesso di riscontrare un aumento della produttività del 15%. I sistemi CRM sono adoperati dal 91% delle imprese con più di 11 dipendenti, contro il 50% di quelle che ne hanno meno di 10. Dal 2012 al 2013 il loro utilizzo è cresciuto dal 56% al 74%, generando un rendimento medio di $5,6 per ogni dollaro speso.