Il Garante della Privacy ha diffuso una guida su come tutelarsi nell’era dei social network: ecco quali sono i consigli più importanti.

Oggi trovare un’offerta adsl veloce per il proprio pc oppure una connessione internet mobile per smartphone e tablet è facile e anche economico. Con le offerte delle varie compagnie di telefonia i costi di traffico si sono abbassati e si può navigare sul web illimitatamente. Non tutti però conoscono i rischi che si nascondo fra le maglie della rete e nei social network. Per fortuna c’è il Garante della Privacy che vigila sui servizi online e adesso ha diffuso un’interessante vademecum per difendersi dal furto di dati personali.

La guida si chiama “Social Privacy – Come tutelarsi nell’era dei social network” e si può scaricare accedendo a questa pagina sul sito del Garante della Privacy. L’obiettivo è ovviamente quello di mettere in guardia gli utenti e soprattutto i giovani da tutte le insidie che si nascondono sul web e in particolare sui social network come Facebook, Twitter, Google Plus o LinkedIn. Le tematiche del vademecum sono state anche oggetto di discussione al Forum Pa svoltosi a Roma dal 27 a 29 maggio.

Ma vediamo ora quali sono i consigli più importanti per tutelare i propri dati personali su internet secondo la guida del Garante della Privacy. Innanzitutto va detto che la guida è divisa in quattro capitoli: «Facebook & co», «Avvisi ai naviganti», «Ti sei mai chiesto?», «10 consigli per non rimanere intrappolati». In chiusura, invece, viene presentato un simpatico e utile glossario per i “non addetti ai lavori” con all’interno quelle espressioni gergali che si incontrano spesso sui social network.

Concentriamoci sui 10 consigli per non rimanere intrappolati che sono utili per gli utenti meno esperti, sia per gli internauti più navigati. Al primo posto il Garante della Privacy dice: “Pensaci bene, pensaci prima” ovvero pensaci su cinque, dieci, venti volte prima di rilasciare i tuoi dati in rete su un sito internet, un social network o anche una chat. I tuoi dati personali in futuro potrebbero essere rintracciati da qualsiasi persona magari anche tramite una semplice ricerca su Google.

Al secondo posto troviamo “Non sentirti troppo sicuro”. Non sottovalutare le potenzialità della rete, anche le informazioni che scambiamo tramite messaggi privati (ad esempio sulle chat dei social network, ma anche sulle app di instant messaging). Qualche malintenzionato hacker potrebbe in qualche modo rubare quelle informazioni e magari carpire dati sensibili come anche password o codici di conti correnti o carte di credito. Quindi tenete sempre gli occhi aperti.

Al terzo posto c’è il consiglio “Rispetta gli altri”. Ovvero “biblicamente” non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Tradotto per i social network per fare un esempio: non taggare qualcuno su una foto senza il suo consenso. Questo può rappresentare un abuso che può anche provocare conseguenze gravi in determinati casi.

“Serra la porta della tua rete e del tuo smartphon” è il quarto consiglio. Ovvero cambia di frequente le tue password e usa codici segreti diversi per ogni portale che utilizzi su internet. Inoltre non rilasciare i tuoi dati personali se non è estremamente necessario. Infine fai attenzione agli indirizzi url accorciati che possono nascondere dei siti web fake o truffa.

Attenzione poi alle false identità, ammonisce il Garante della Privacy. Sui social network è facile fare nuove conoscenze, ma occorre fare attenzione a non dare troppa fiducia agli sconosciuti anche se si presentano come persone oneste e affidabili.

Studia poi sempre attentamente le “privacy policy” che sono presenti in tutti i siti e social network che richiedono dati personali per l’iscrizione.

Al consiglio numero sette troviamo: usa l’anonimato se vuoi ma non per offendere. Se compi un reato di ingiuria o diffamazione non sarà difficile per le autorità rintracciare la tua vera identità e punirti.

“Fatti trovare solo dagli amici”: non abusare delle funzioni di geolocalizzazione su social network o app mobile. E in ogni caso verifica sui documenti di privacy quali sono le condizioni del servizio.

Se pensi che la tua privacy sia stata violata, poi, “Segnala l’abuso e chiedi aiuto”. Solo così potrai far punire i “bulli” del web e contribuirai a una rete più sicura.

Infine “Più social privacy, meno app e spam”. Controlla sempre come sono impostati i livelli di privacy del tuo profilo: chi ti può contattare, chi può leggere quello che scrivi, chi può inserire commenti alle tue pagine, ecc. Limita al massimo la disponibilità di informazioni, soprattutto per quanto riguarda la reperibilità dei dati da parte dei motori di ricerca. Parola del Garante della Privacy.