Akamai elabora dieci considerazioni per suggerire come affrontare il fenomeno del mobile ed ottenerne tutti i vantaggi possibili

Il mobile è stato spesso definito come un fenomeno rivoluzionario ed in effetti sta cambiando sempre più il modo in cui interagiamo con i contenuti. Secondo il Global Mobile Data Traffic Forecast Update, 2013-2018 di Cisco, nel 2013 il traffico di dati mobile a livello globale è cresciuto dell’81% e continuerà a crescere mensilmente fino a superare i 15 exabyte nel 2018. Mensilmente, il traffico via tablet supererà i 2,5 exabyte entro il 2018 e con l’aumento dell’uso di smartphone, il 66% di tutto il traffico di dati su mobile passerà da questi ultimi entro il 2018.

Con queste premesse e previsioni, è perfettamente naturale che le aziende si stiano concentrando sullo sviluppo del canale mobile per connettersi con clienti e dipendenti in modo sempre più mirato e più personale.

Cogliere questa opportunità, però, non è semplice. Luca Collacciani, Regional Manager di Akamai Italia, fornisce alcune considerazioni utili per uno sviluppo ottimale di una strategia mobile.

Innanzitutto occorre chiedersi se si sta facendo il massimo per coinvolgere il proprio pubblico mobile assicurandosi di avere a disposizione programmi e strategie idonee a misurare e massimizzare la disponibilità dei contenuti mobile. E subito dopo, un’altra domanda fondamentale da porsi è se la combinazione tra app web e app native della propria azienda corrisponde a reali necessità: per tutte quelle app usate di frequente, le applicazioni native rappresentano una buona scelta ma possono anche essere la tipologia più dispendiosa da mantenere e gestire. E’ determinante definire preventivamente quali funzioni saranno fornite attraverso un app e quali attraverso applicazioni web.

Monitorare le esperienze degli utenti, poi, è utile per capire quali iniziative mobile stanno fornendo reale valore al proprio business. E’ rilevante interrogarsi anche sul fatto che la propria strategia mobile utilizza le risorse di sviluppo in modo saggio.

Un altro fattore importante da valutare è la preparazione ai dispositivi e di browser del futuro (a questo proposito un consiglio è quello di stringere partnership con service provider per ridurre i rischi e raggiungere più piattaforme), nonché se i dipendenti si aspettano di utilizzare i propri dispositivi personali in azienda (il Bring Your Own Design è ormai una tendenza inarrestabile).

Da non sottovalutare nemmeno il lato della sicurezza: il mobile è spesso considerato come uno dei punti più deboli e proprio per questo utilizzare una piattaforma di sicurezza cloud-based insieme a un sistema di gestione dei dispositivi mobile è essenziale per la protezione dell’infrastruttura e per garantire il rispetto delle norme.

I propri dipendenti sono in costante movimento e le applicazioni enterprise necessitano di “viaggiare” con loro. Sviluppare versioni mobile è un buon inizio ma per essere efficace è necessario investire nell’ottimizzazione delle applicazioni in modo che siano efficaci per il modo in cui i dipendenti stessi vogliono ottimizzarle. Tutto questo mentre offri una user experience coerente tra versione desktop e mobile della stessa applicazione.

Infine, altre preoccupazioni da prendere in considerazione è se ci si sta occupando di fornire contenuti video di qualità sui dispositivi mobile e se si può facilmente quantificare l’utilizzo mobile vs desktop.