Il sistema operativo Microsoft non molla, perde soltanto l’1,40% del market share nonostante l’aumento delle minacce. Windows 7 rimane quello più utilizzato

È passato quasi un mese dalla fine del supporto Microsoft a Windows XP. A rigor di logica, a causa dell’aumento delle minacce al vecchio sistema operativo ormai “scoperto”, la sua adozione avrebbe dovuto evidenziare una brusca frenata. Ma è stato davvero cosi? No. Infatti, secondo recenti stime fornite da Net Applications e relative alle quote di mercato riguardanti i diversi sistemi operativi desktop, la riduzione registrata da XP è stata solo di 1,4 punti percentuali. La diffusione di XP scende così dal 27,69% al 26,29%. Questo è dovuto a due fattori: da una parte ci sono coloro che, per le più svariate ragioni, non hanno effettuato l’upgrade, e dall’altra sono numerose le aziende e i governi che hanno firmato con Microsoft accordi milionari pur di ricevere ancora supporto durante la transizione a sistemi operativi più moderni.

Quale scelta?

Sempre secondo i dati forniti da Net Applications, coloro che hanno aggiornato il proprio sistema, hanno preferito Windows 7, la cui diffusione, cresciuta di 0,50%, passa dal 48,77% al 49,27%. Cresce inoltre l’adozione di Windows 8.1 (+6%), la cui quota di mercato, se si aggiunge quella di Windows 8 (6,36%), raggiunge così il 12,24%. Probabilmente nei prossimi mesi, proprio per la ri-introduzione del menu Start, si assisterà ad una crescita del sistema operativo lanciato circa un anno e mezzo fa dal colosso di Redmond.

Con un market share complessivo del 90,80%, e una minima riduzione dello 0,14% rispetto a marzo, Microsoft domina ancora una volta il mercato, seguita da Apple (7,62%) e Linux (1,58%).