L’Italia è al 27 posto tra i Paesi OCSE per l’uso di internet. La banda larga via satellite può invece consentire a tutta la popolazione di collegarsi ad Internet con velocità elevate, migliorando così la posizione del nostro Paese.

In Europa il Digital Divide è ancora un problema da risolvere: sebbene il 54% dei cittadini UE abbia accesso alla banda larga a velocità superiore, solo il 2% delle abitazioni di tutta Europa dispone di banda larga ultraveloce.

Inoltre, nonostante la crescente adozione dei device mobili, è solo il 36% della popolazione del vecchio continente a connettersi tramite smartphone e tablet. Preoccupante è anche il dato di coloro che non hanno mai utilizzato Internet: sono infatti 100 milioni le persone che non si sono mai connesse a causa di costi troppo elevati, per mancanza di interesse o di competenze.

Facendo riferimento all’Italia si osserva che il nostro Paese è al 27 posto (su 34) nella classifica OCSE per l’uso di internet. La velocità media della banda larga in Italia è di 4,9 Mbit/s e si osserva che 2,5 milioni di persone sono ancora prive di questo servizio. A soffrire maggiormente del Digital Divide sono la Calabria, la Basilicata e il Molise mentre le regioni meno colpite risultano essere il Lazio, la Lombardia e la Puglia.

A ridurre questa problematica sono i servizi di banda larga via satellite, come ad esempio quelli offerti da Tooway, che permettono di navigare velocemente ovunque ci si trovi. Il servizio Tooway opera infatti in collegamento con il satellite Eutelsat KA-SAT consentendo agli utenti di raggiungere velocità di download fino a 20 Mbps e velocità di upload fino a 6 Mbps. Per accedere ai servizi di connessione è sufficiente installare una piccola parabola e un modem satellitare collegato al computer. Attraverso la stessa parabola, Tooway offre anche funzioni di televisione multicanale e telefonate VoIP per un’integrazione triple play e una rete wireless domestica.

La banda larga via satellite può quindi essere la risposta giusta al raggiungimento dell’obbiettivo dichiarato dalla comunità europea di voler estendere il servizio di banda ultraveloce al 50% della popolazione entro il 2020.
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