Secondo gli onorevoli Bassanini e Quintarelli il Presidente del Consiglio può favorire lo sviluppo del nostro Paese grazie all’estensione della fibra ottica e alla creazione dell’Identità Digitale per i cittadini

Fibre optic cable

Soltanto Renzi può dare una scossa all’innovazione nel nostro Paese. È questo il pensiero dell’onorevole Franco Bassanini, nonché Presidente di Astrid, intervenuto al convegno AIIP.

L’Italia rispetto agli obiettivi dell’Agenda digitale è in ritardo e questo rischia di aggravarsi diventando la vera palla al piede per la competitività del paese. L’agenda digitale deve essere necessariamente accelerata e chi deve dirigere la cabina di regia può essere soltanto il Presidente del Consiglio. Le infrastrutture in fibra ottica rappresentano un passaggio fondamentale per garantire internet ultraveloce soprattutto nelle zone che registrano un traffico dati importanti – sottolinea l’onorevole – il governo deve necessariamente intervenire creando una domanda più estesa a partire dalla P.A. per incentivare il mercato delle TLC.”

Secondo Bassanini infatti, l’esecutivo dovrebbe destinare parte dei fondi EU al sostegno della domanda pubblica della banda larga e favorire l’impegno degli operatori alla realizzazione delle infrastrutture. Ed è in questa direzione che il Decreto Scavi, attivo dal 2 novembre 2013, potrebbe venire fortemente in aiuto. Si tratta di una disposizione che regola le tecniche sulle operazioni di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali, in particolare di cavi a banda larga e ultralarga. È previsto inoltre dalla norma che il ciclo produttivo della posa avverrà più velocemente grazie a una macchina che – in un unico processo continuo, scava, posa e ripristina la pavimentazione. Il Decreto Scavi consente inoltre di liberare investimenti già programmati da parte delle grandi aziende di telefonia riunite nell’Assotelecomunicazioni-Asstel. Secondo l’associazione confindustriale gli investimenti potrebbero riguardare un range che si muove tra i 7 e 10 miliardi. Una cifra importante quindi, che potrebbe senza dubbio aiutare a ridurre il digital divide in Italia.

Non solo Bassanini ripone nel Governo Renzi grande fiducia. Anche l’onorevole Stefano Quintarelli è della stessa opinione. Egli però crede che, dopo alcuni “grandi passi verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione” sia giunto il momento di aiutare il cittadino ad accedere e ad usufruire di tutti i servizi telematici, anche attraverso la creazione della cosiddetta Identità Digitale.

La proposta che si vuole fare per l’identità digitale è quella di creare un unico set di credenziali, simile ad un documento digitale, definito SPDI ( Sistema Pubblico di Identità) che possa essere utilizzato in qualsiasi momento e in qualsiasi posto, quindi anche attraverso tablet e smartphone e garantire l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione” ha dichiarato Quintarelli.

Fibra ottica e Identità Digitale gli obbiettivi quindi. Due elementi che potrebbero, se accolti nel modo giusto, accelerare l’Agenda Digitale.