Spam diminuita del 7,6% ma presto ricrescerà secondo gli esperti di Kaspersky. Gli Usa i principali fornitori di messaggi malevoli. Notifiche fasulle di WhatsApp e stelle in regalo per San Valentino le truffe più “gettonate”

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A gennaio la quota di spam presente nel traffico di posta elettronica globale è diminuito di 7,6 punti percentuali, toccando così la media del 65,7%. Secondo Kaspersky questo calo è riconducibile ad una tradizionale situazione di stasi tipica dell’inizio dell’anno. Per tale ragione nei mesi a venire è prevista una nuova crescita del fenomeno in questione.

Lo scorso gennaio a caratterizzare il “mercato” sono stati gli USA (3,5 punti percentuali,16%) che hanno superato il rating dei paesi con il più alto numero di mail antivirus, facendo così slittare il Regno Unito al secondo posto (-3,41 punti percentuali,10%). La Germania si è accomodata invece sul gradino più basso del podio (-0,39 punti percentuali, 10%).
Gli Stati Uniti hanno anche surclassato la Cina come principale fonte di spamming (21,9%). Il contributo dello Stato asiatico(16%) è sceso di ben 7 punti percentuali, portando così la Cina al secondo posto. La Corea del Sud rimane, ancora una volta, nella terza posizione (12,5%).

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Di seguito i 4 elementi che hanno caratterizzato lo spam di gennaio 

  • Gli analisti hanno rilevato delle email che affermavano di essere state inviate da WhatsApp,  il famoso sistema di messaggistica gratuita per smartphone. I messaggi dichiaravano che un archivio in allegato conteneva la foto di un “amico”. L’attacco in realtà conteneva un programma dannoso (Backdoor.Win32.Androm.bjkd), una nota backdoor la cui funzionalità principale è quella di scaricare un malware sul computer della vittima e rubarne i dati personali.

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  • Un tema ricorrente è stato anche quello dei sistemi di videosorveglianza che contribuiscono alla sicurezza di edifici privati e commerciali. Lo spam in questo caso era in lingua inglese e si focalizzava sulla sicurezza personale e sulla possibilità di monitorare il comportamento del proprio coniuge, della baby-sitter o del personale addetto all’esecuzione di piccole riparazioni all’interno delle abitazioni private.

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  • Nel periodo di San Valentino le cosiddette partnership “floreali” (i programmi di partenariato dediti alla vendita online di prodotti e composizioni floreali) fornivano suggerimenti di cene o viaggi romantici e annunci con proposte di regali particolarmente inusuali come la possibilità di regalare una vera e propria stella del firmamento.

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  • Nel mese di gennaio, i truffatori hanno continuato a inviare email ‘nigeriane’ che sfruttavano la morte dell’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon e dell’ex presidente del Sud Africa Nelson Mandela. Una di queste email veniva attribuita all’avvocato della seconda moglie di Nelson Mandela. Nella mail si comunicava che quest’ultima necessitava di aiuto per ottenere un’enorme somma di denaro, un’ingente quantità di lingotti d’oro e si chiedeva un aiuto per investire queste ricchezze. L’avvocato affermava di essere alla ricerca di una persona rispettabile e che fosse anche cittadino straniero. Un’altra mail simile sembrava, invece, provenire dalla terza moglie di Mandela, Graca Marshal. I truffatori hanno cercato di impietosire le vittime con il triste racconto dell’accanita lotta in corso, tra i numerosi familiari di Mandela, per entrare in possesso delle cifre milionarie lasciate in eredità da quest’ultimo. I truffatori richiedevano assistenza sia per lo svolgimento delle operazioni di trasferimento di denaro che di custodia dello stesso denaro sul conto bancario del destinatario del messaggio-truffa.