Secondo Kaspersky, nel 2013, i malware più diffusi via e-mail sono stati i programmi che hanno tentato di rubare le credenziali dei sistemi di Internet Banking

dati finanziari

Nel 2013 lo spam mondiale è stato del 69,6%, in riduzione del 2,5% rispetto all’anno precedente. Si riduce pure la percentuale di e-mail contenenti allegati nocivi, che si attesta infatti al 3,2%, -0,2 punti percentuali rispetto al 2012. Cresce però la specificità degli attacchi, che risultano maggiormente efficaci, rispetto al passato.

Per il terzo anno consecutivo i malware più diffusi via e-mail sono stati i programmi che hanno tentato di rubare dati confidenziali, di solito si tratta di login e password dei sistemi di Internet Banking – ha dichiarato Darya Gudkova, Head of Content Analysis di Kaspersky Lab – Allo stesso tempo però, il phishing si sta spostando dai conti bancari ai social network e alle  e-mail. Questo può essere in parte spiegato dal fatto che oggi gli account di posta elettronica danno spesso accesso a tanti contenuti, tra cui e-mail personali, i profili social, gli instant messaging, il cloud storage e talvolta anche i dati della carta di credito“.

E’ bene perciò che gli utenti prestino massima attenzione, adottando soluzioni di sicurezza sempre aggiornate. Ed è anche qui che si cela il pericolo: i cyber criminali conoscono bene le raccomandazioni degli esperti di sicurezza IT. Per ciò, i malintenzionati, attraverso l’invio di e-mail che sembrano provenire da fornitori di software antivirus ben noti come Kaspersky, McAfee, ESET, Symantec ecc, invitano gli utenti ad aggiornare i propri sistemi utilizzando un file in allegato. In realtà dietro a questo stratagemma si trovano spesso, ad esempio, cavalli di Troia della famigerata famiglia ZeuS/Zbot, progettati per rubare dati sensibili agli utenti, soprattutto informazioni di natura finanziaria.

Quindi, massima attenzione, sempre.