Basta file estenuanti per pagare le bollette in tempo, da gennaio arriva CBILL che renderà possibile questa operazione in tutta sicurezza e rapidità sul web.

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Per risparmiare sulla spesa energetica, la soluzione migliore consiste nel sottoscrivere un contratto vantaggioso per la sua fornitura. Per individuare l’opzione più in linea con le nostre esigenze di consumo e risparmio, è indispensabile dedicare del tempo al confronto meticoloso dei prodotti proposti dalle varie compagnie erogatrici, prendendo noti di costi e condizioni del servizio offerto. Solo dopo esserci premurati di mettere le tariffe Enel Energia a confronto con quelle Sorgenia, Edison, ecc., trovare un contratto vantaggioso sarà davvero possibile, aiutandoci così a risparmiare sulle bollette.

Molti consumatori oggi, decidono di avvalersi dell’aiuto di un comparatore online per velocizzare tale operazione ed individuare un contratto conveniente nel più breve tempo possibile. Quando però poi il contratto è firmato e bisogna iniziare a pagare, iniziano i problemi pensando alle file interminabili agli sportelli. Con il servizio CBILL, però, lanciato dal consorzio CBI che comprende oltre 940 mila imprese e 612 istituti di credito tutti i consumatori che mensilmente devono pagare per la fornitura energetica della loro abitazione, potranno farlo con pochi click comodamente da casa. Inoltre con CBILL si potranno pagare anche le polizze assicurative, gli abbonamenti al trasporto pubblico, le spese condominiali, il canone RAI, multe, tasse universitarie e così via.

Per poter usufruire di questo servizio, sarà necessario possedere un conto corrente in una delle trentaquattro istituti di credito che aderiscono all’iniziativa, tra cui Intesa San Paolo, UniCredit e Banco Popolare. Queste trentaquattro banche costituiscono oltre la metà (52%) degli sportelli bancari presenti sul territorio: il servizio, quindi, sarà praticamente accessibile a tutti.

L’iniziativa soddisfa quella che sembra essere un’esigenza sempre più diffusa tra gli italiani: secondo una recente indagine IPSOS, infatti, oltre la metà degli italiani ritiene che il web sia il mezzo più comodo, sicuro e veloce per pagare le bollette e il 20% preferisce utilizzare il computer per saldare i propri conti.

“Il servizio CBILL – ha affermato il Presidente del Consorzio CBI e Direttore Generale dell’Abi, Giovanni Sabatini – può rappresentare una piccola grande rivoluzione nella gestione quotidiana dei pagamenti di imprese e famiglie. Infatti, oltre a quelli tradizionali, i clienti avranno a disposizione anche tutti i nuovi canali – dal pc di casa, a smartphone e tablet – per pagare bollette e fatture in modo più semplice, sicuro e veloce”.

Questo servizio sarà a disposizione di 18milioni di correntisti che potranno pagare le bollette grazie all’home banking, mentre altri 2 milioni potranno utilizzare CBILL tramite mobile banking. Inoltre le bollette potranno essere pagate anche attraverso i 47mila sportelli ATM delle banche che aderiscono al consorzio CBI.

La vera rivoluzione di CBILL, però, è che non è più necessario che una singola azienda, pubblica o privata, stipuli una convenzione con un istituto di credito per permettere ai propri clienti di pagare le bollette online: grazie a CBILL, basterà che le aziende abbiano stretto una convenzione anche con uno solo dei più di 600 istituti che appartengono al consorzio CBI per pagare le bollette tramite pc.

Secondo i dati del CBI, infatti, più della metà dei bollettini postali pagati dai consumatori sono in realtà riconducibili a un numero esiguo di grandi aziende, il 10% alle Pubbliche Amministrazioni e il rimanente 30% a piccole e medie imprese o consorzi.

Se poi si considera che ben il 90% dei bollettini viene pagato alle Poste, con tutte le file che ne conseguono, il 7% dai tabaccai o presso delle catene di supermercati che offrono questo servizio e solo il 3% in banca, si ha la misura di quanto tempo si potrebbe risparmiare pagando online i propri conti. Senza contare che, in questo modo, si potrebbe evitare più facilmente di pagare le bollette in ritardo, incorrendo in more e sovrattasse.