Si prevede che entro il 2021 questo mercato diventerà cinque volte più grande, raggiungendo i 10,8 miliardi dollari. Ci sono però ancora alcuni ostacoli da superare

stampa 3D

La stampa 3D, da sempre, stuzzica l’immaginazione del pubblico, ed è facile capirne il motivo. Secondo quanto riferiscono i media infatti, tra gli ultimi successi della stampa 3D è possibile menzionare la riuscita riproduzione di cose incredibili come una pistola in grado di sparare colpi, componenti di astronave, biscotti commestibili e persino cellule embrionali viventi. Gran parte dell’interesse scaturito oggi per la stampa 3D deriva dal mercato consumer di bassa fascia, il quale nonostante la recente crescita si conferma ancora una piccola parte del mercato globale, e da alcune applicazioni mediche ad alta visibilità.

Anche se la stampa 3D è stata introdotta già da alcuni anni, si può considerarla ancora nella sua fase iniziale, in particolar modo se consideriamo come criterio di valutazione la capacità di produzione di  quantità tali da  generare un guadagno significativo. Rimane tuttavia senza dubbio uno dei settori  prossimo a divenire una possibile fonte di crescita.
Secondo il rapporto di Wohlers Associates indica infatti che nel 2012 il mercato delle stampanti e dei servizi 3D valeva 2,2 miliardi dollari in tutto il mondo, valore che entro il 2021 si prevede crescerà di circa cinque volte raggiungendo i 10,8 miliardi dollari.
La più grande opportunità di mercato è quella che interessa la sua applicazione nel campo industriale, che va dalla realizzazione di prototipi alla produzione di vere e proprie parti funzionali.

La stampa 3D può essere applicata in molti campi per la realizzazione di prototipi e la produzione distribuita di vere e proprie parti funzionanti. Questi includono:architettura, ingegneria edile e costruzioni (AEC), design industriale, automobilistico, aerospaziale, militare, ingegneria, ingegneria civile, settore medico – in particolare odontoiatrico -, nelle biotecnologie (sostituzione dei tessuti umani), moda, calzature, gioielli, occhiali, istruzione, sistemi di informazione geografica e nel campo dell’alimentazione. Vengono utilizzati diversi materiali, dalla plastica e polimeri ai metalli e biomateriali.

Vi sono tuttavia ancora alcune barriere che ostacolano il decollo completo di questa tipologia di stampa. Tra questi vanno menzionati:

  • Gli elevati costi delle macchine che, nonostante stiano subendo una diminuzione di prezzo, risultano tuttavia essere ancora molto costose.
  • Lentezza di produzione.
  • La qualità di produzione, ancora debole rispetto alla qualità dei prodotti fabbricati tradizionalmente, va migliorando parallelamente al miglioramento dei materiali di stampa 3D.
  • Il flusso di lavoro, impegnativo come il flusso di lavoro dei primi processi di stampa digitale.
  • Il processo di rifinitura: è ancora necessario infatti un solido processo di post-elaborazione.

Per questa ragione Xerox sta lavorando con i suoi produttori di riferimento per superare le criticità evidenziate. In particolare, la società americana  sta conducendo iniziative di ricerca per sviluppare “la stampa 3D intelligente”, grazie alla quale sarà possibile stampare un circuito elettronico proprio come un oggetto, consentendo la potenziale produzione a singolo passaggio di prodotti come smartphone.