Crescono i malware per dispositivi mobile. Gli utenti però non si rendono conto della gravità della situazione e mettono in atto comportamenti sbagliati

Sicuerezza tablet smarphone

Gli utenti di tutto il mondo, grazie all’ascesa dei dispositivi mobile, sono connessi ovunque e con qualunque device: smartphone e tablet vengono infatti utilizzati per fare shopping e operazioni di banking online, controllare le email, chattare con gli amici e scaricare le ultime applicazioni.

Questa tendenza è infatti confermata da una ricerca condotta da Kaspersky Lab, secondo la quale, la media degli utenti in Europa Occidentale possiede in casa più di cinque dispositivi connessi ad Internet, compresi due smartphone o tablet. La media registrata lo scorso anno evidenziava invece 4,5 device connessi e in un anno si è osservata soprattutto la crescita degli smartphone, saliti del 26%.

In Italia, ad esempio, quando si tratta di fare degli acquisti online, il 26% degli utenti utilizza il tablet e il 21% lo smartphone. Preoccupante, però, è che il 45% degli utenti che possiedono uno smartphone e il 31% di quelli che utilizzano un tablet Android non hanno installato alcuna applicazione di sicurezza. Anzi la situazione è ancora più drammatica poiché gli utenti non si rendono conto della gravità delle minacce sui loro dispositivi mobile: soltanto il 6% è a conoscenza dei rischi derivanti da una navigazione non protetta.

Oltre a ciò la ricerca ha anche evidenziato problemi legati all’archiviazione dei dati personali, all’utilizzo di password semplici, nonché la mancanza di back-up.

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Proprio per queste vulnerabilità gli hacker nell’ultimo periodo hanno aumentato le loro attività criminali per colpire I dispositivi mobile. Basta infatti pensare che tra il 2004 e il 2010 sono stati rilevati 1.160 campioni mobile malware, nel 2011 6.193 e nel 2012 Kaspersky Lab ha individuato 46.415 file nocivi per il mobile. La situazione per il 2013 si è ulteriormente aggravata: soltanto nella prima metà di quest’anno i campioni unici di malware Mobile sono stati 51.477.

L’interesse dei cyber criminali riguarda soprattutto i codici del banking online, contatti e e-mail di lavoro ma anche sms inviati/ricevuti e foto personali. I siti di phishing sono infatti in aumento come crescono le istallazioni non autorizzate di Trojan che rubano direttamente i dati personali dell’utente. In più vengono intercettati i dati da parte dei keylogger quando questi sono inseriti tramite la tastiera.

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Infine i ricercatori di Kaspersky hanno evidenziato che a provocare le violazioni non sono solo la bravura degli hacker o la presenza di antivirus non aggiornati ma i comportamenti degli utenti che in base alle loro scelte di navigazione possono aumentare o meno il rischio di attacco. Il dispositivo utilizzato in media dagli adulti di solito viene infatti infettato durante il primo mese di navigazione, se il software utilizzato è vulnerabile e se non è presente una soluzione di sicurezza. Per i giovani invece il rischio di infezione è massimo già alla prima settimana.