Quali opportunità per le pmi ora che il Decreto del Fare ha sdoganato la rete Wi-Fi libera nei pubblici esercizi? Cosa resta ancora da risolvere?

wi-fi libero

Nell’arco di poco più di un ventennio, internet ha raggiunto un grado di diffusione impressionante, al punto che oggi sarebbe impossibile farne a meno, soprattutto per le aziende. Sottoscrivere un abbonamento ADSL comporta però un costo tutt’altro che trascurabile, in particolar modo per le piccole imprese, le quali sono spesso già duramente provate dalla crisi. In questi casi, quando si ricerca il risparmio, l’arma migliore a disposizione degli imprenditori è il confronto. Solo raccogliendo informazioni adeguate sulle varie opzioni proposte dalle compagnie telefoniche potremo davvero compiere una scelta oculata e consapevole. In questo modo, trovare un abbonamento ADSL vantaggioso sarà senz’altro possibile, riducendo così il costo della spesa per internet.

In campo digitale, arrivano inoltre ulteriori buone notizie per le pmi. Come noto, il Decreto del Fare ha approvato il passaggio alla rete Wi-Fi libera per chi si connette da pubblici esercizi. Aver svincolato l’accesso a Internet da eccessivi obblighi di legge potrebbe rivelarsi un’opportunità per sviluppare servizi innovativi a sostegno del business. Basti pensare agli esercenti e agli hotel che potranno offrire il Wi-Fi libero ai propri clienti che, per lavoro o esigenze personali, necessitano di un collegamento mobile alternativo all’adsl casa.

Tuttavia gli esercizi pubblici, i ristoranti, i bar e gli hotel che desiderano condividere la propria rete Tiscali, Infostrada, Fastweb o altre, sono sì stati esentati dal dover seguire obblighi burocratici e tecnici (su tutte la compilazione del registro degli utenti), ma questo non implica un’effettiva convenienza nel fornire l’accesso a Internet.

Intervenendo al convegno organizzato da Trentino Network – Provincia di Trento e dall’operatore Futur3, Andrea Rangone, del Politecnico di Milano ha individuato in questo un vantaggio, quello di attirare nuovi clienti, tutto sommato “destinato a durare poco”. Ecco perché il Wi-Fi libero dev’essere considerato non un obiettivo ultimo, bensì come un punto di partenza per esplorare nuove opportunità di business.

Della stessa idea anche gli altri relatori, tra cui Roberto Sambuco, capo dipartimento Comunicazioni al Ministero allo Sviluppo Economico, Stefano Quintarelli, parlamentare di Scelta Civica e tra i massimi esperti di Internet e, infine Antonio Preto, commissario Agcom.

Gli esercenti devono considerare la novità come l’inizio per realizzare delle innovazioni che nel medio-lungo periodo possono dare i frutti sperati (il marketing di prossimità e i servizi di pagamento via Wi-Fi sono solo alcuni esempi).

Tra le altre cose, ad esempio, gli esercizi pubblici e gli hotel possono realizzare una pagina di accesso per i propri clienti capace di trasformarsi in punto di contatto e di relazione, utile eventualmente anche per distribuire coupon, rendere note le promozioni, indicare i nuovi prodotti disponibili, rilanciare il proprio sito o la propria applicazione, annunciare eventi e proporre una registrazione per ottenere delle offerte o dei consigli personalizzati.

Il Wi-Fi, inoltre, può permettere ai clienti di pagare utilizzando il proprio dispositivo mobile, collegato alla carta di credito.