Per definire strategie di mercato più targetizzate, le aziende si affidano sempre di più ai social media: il rapporto Forrester Research.

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La connessione internet è diventata in breve tempo qualcosa di cui non siamo più in grado di fare a meno. Grazie ad essa possiamo rimanere sempre in contatto con i nostri amici, chattando con loro e postando foto e altri contenuti sui più famosi social network. Per poter disporre di una connessione veloce ad un prezzo conveniente, tutto ciò che dobbiamo fare è confrontare con attenzione i vari prodotti presenti sul mercato, valutandone per ciascuno costi e condizioni. In questo modo, trovare l’offerta di telefonia più vantaggiosa sarà facile e veloce.

Nati con finalità prevalentemente ludiche, i social networks stanno trovando sempre più ampio spazio anche nel mondo del business. L’ultimo rapporto di Forrester Research,“The Social Behaviors of Your B2B Customers” (letteralmente “I comportamenti social dei tuoi clienti B2B”), rivela che Facebook&Co. costituiscono il canale privilegiato per comunicare con i clienti B2B e intercettare, anche tramite i dispositivi di telefonia, i loro bisogni così da poter definire strategia di mercato vincenti.

Nel rapporto si afferma, in particolare, che la quasi totalità dei clienti B2B viene raggiunta tramite i social networks, oramai pressoché onnipresenti – anche in azienda – grazie a smartphone e tablet. Su questi canali l’interazione risulta più informale: i clienti abbassano la “guardia” e questo contribuisce inevitabilmente a dare alle aziende il vantaggio di approfondire meglio la conoscenza del loro target.

Non stupisce, pertanto, scoprire che il 98% circa dei decision-maker consulta blog, visualizza video su YouTube o simili e ascolta vari podcast in giro per la rete. Un altro dato significativo è che il 40% degli utenti LinkedIn, il social network professionale per eccellenza, segue un’azienda o venditore e che circa il 90% è in contatto con i propri colleghi di lavoro.

Per quanto riguarda, invece, le abitudini di utilizzo dei social networks, queste variano a seconda di una serie di fattori, a cominciare proprio da quelli di natura demografica. Ad influire – ha scoperto l’istituto americano di ricerche – è, però, anche il Paese di provenienza e l’occupazione svolta, come a dire che alcuni soggetti sono portati ad essere più comunicativi – o meglio più “social” – rispetto ad altri. Tutte queste variabili rientrano ovviamente in gioco quando si tratta di capire come rendere più targetizzante la strategia, incrementandone le probabilità di successo.

Oltre a Facebook, che continua ad essere il social network più popolare fra i consumatori, Forrester Research registra un aumento delle community più ristrette ed “esclusive” (molte di queste sono ad accesso limitato), che per fini personali o strettamente lavorativi, riuniscono utenti con interessi ed esperienze in comune (IT Central Station, Cisco Communities e SAP Community Network sono solo alcuni degli esempi riportati nel report).