Secondo una ricerca condotta da Toluna e UPA, le famiglie italiane sono sempre più connesse e non rinunciano allo smartphone nemmeno nel week end.

famiglie italiane

Radio digitale appena svegli, pranzo al volo scrollando le news sullo smartphone e un ottimo e-book prima di andare a dormire, ma solo dopo aver guardato la nuova serie sulla nostra piattaforma on demand preferita. I dispositivi tech sono ormai essenziali nella vita delle famiglie italiane, come dimostra anche una recente survey condotta da Toluna, principale piattaforma di consumer insights sul mercato, in collaborazione con UPA, su un campione intervistato online di 1000 rispondenti.

Obiettivo della ricerca: indagare l’esperienza quotidiana delle famiglie italiane nell’uso di device tecnologici, per ottenere insights utili, per il mercato pubblicitario, per prendere decisioni adatte ai propri target ed obiettivi specifici.

7 device a famiglia, smartphone in vetta.

Oggi la quantità di dispositivi tech nelle case delle famiglie italiane è esplosa: il 46% degli intervistati dichiara di disporne di 7, di cui 4 condivisi con gli altri familiari e 3 ad uso strettamente personale. Media che aumenta sino a 12 device nell’11% delle famiglie con figli fino ai 14 anni, le più digital friendly.

Non sorprende, poi, che in vetta alla classifica di quelli a cui non possiamo rinunciare ci sia lo smartphone (96%), seguito da PC e laptop (95%). In coda, e-book e smart speaker, sfruttati solo dal 30% circa delle famiglie italiane.

Device sharing ma non per gli under 34.

Se la TV (64% tradizionale, 57% smart) e la radio tradizionale (49%) si prestano facilmente allo sharing familiare, smartphone, PC e tablet sono i dispositivi personali per eccellenza. Tra i più individualisti in famiglia gli under 34, le famiglie italiane con figli piccoli, invece, le più abituate alla condivisione.

Tra under e over 55 si delinea un notevole scarto generazionale in termini di tecnologia: più smart i primi, meno i secondi, che si rivelano anche più avvezzi allo sharing di device tradizionali, ma poco interessati alla tecnologia connessa.

Smartphone-addicted anche nel weekend.

Se 1 italiano su 3 accende la radio tradizionale di mattina e 1 su 2 la TV di sera, soprattutto a cena e dopo cena, tutti sono invece decisamente rapiti dallo smartphone in ogni momento della giornata: è l’unico device davvero onnipresente nella vita delle famiglie italiane, che ci affianca dal risveglio (57%) al dopocena (60%), fino al momento di andare a dormire (39%), con picchi di utilizzo che superano il 70% nel corso della mattinata e del pomeriggio. Non solo. Sembra che queste abitudini non cambino quando non si lavora: una buona dose di smartphone anche nel weekend, con quasi 1 intervistato su 3 che lo usa pure a pranzo e cena.

Zapping tra una piattaforma e l’altra.

La top 3 dei provider di programmi on demand a pagamento è rappresentata da Amazon Prime (54%), Netflix (46%) e SKY (29%). Le famiglie italiane intervistate dichiarano di aver sottoscritto in media 2,4 abbonamenti per famiglia, con varie combinazioni di piattaforme: 1 intervistato su 3 fa zapping tra Netflix e Amazon Prime, 1 su 6 tra Netflix e SKY. Tra gli heavy users, gli abbonati con figli fino a 14 anni: il 69% si intrattiene sulla piattaforma di Jeff Bezos, il 58% su Netflix e il 44% su SKY.

Il boom dello streaming online ha favorito uno switch da programmi live a contenuti on demand, fruiti soprattutto su tablet (66%), PC e laptop (64%), ma anche Smart TV e smartphone (60%). Ciononostante, è interessante segnalare che un consistente 18% delle famiglie italiane non ha ceduto alla sua avanzata e dichiara di non aver sottoscritto alcun abbonamento on demand a pagamento.