Il Cloud Computing è ormai protagonista dei più disparati servizi

Cloud computing

Quando si parla di Cloud Computing si fa sostanzialmente riferimento a tutti i servizi informatici erogati sfruttando la tecnologia cloud.

Per fare un esempio concreto, se una società desidera mettere in rete il proprio sito Internet ufficiale ha due alternative: realizzare un server fisico, quindi procurarsi la relativa infrastruttura provvedendo autonomamente alla sua gestione, oppure rivolgersi a un’azienda specializzata come Flamenetworks che offre servizi di cloud server.

Aziende come queste dispongono già di infrastrutture performanti e offrono ai propri clienti la possibilità di usufruirne secondo la tipica logica del cloud, e i vantaggi di questa soluzione sono molteplici: si riesce a risparmiare non poco, non bisogna badare ad alcun aspetto tecnico, il servizio può essere personalizzato in infiniti modi, si paga solo ciò di cui si ha effettivamente bisogno, senza alcuno spreco, e via discorrendo.

Il Cloud Computing è ormai protagonista dei più disparati servizi

Dinanzi a simili prerogative, non stupisce il fatto che il Cloud Computing si sia imposto come una realtà protagonista nel mondo dell’informatica, e in molti ritengono che la tecnologia cloud diventerà pressoché l’unico punto di riferimento del prossimo futuro.

La quantità di aziende, come anche di enti pubblici e di privati, che fa ricorso a questi servizi è in crescita costante e costituisce ormai una grossa “fetta” del totale.

Un’ulteriore conferma del fatto che il Cloud Computing stia vedendo crescere costantemente la sua importanza proviene dalle analisi dei volumi di ricerca in Google relativi appunto a quest’argomento, liberamente consultabili utilizzando il tool Google Trends.

Le statistiche di Google Trends sull’argomento Cloud Computing

Per quantificare i volumi di ricerca, Google fa riferimento al cosiddetto “interesse nel tempo”, un valore numerico che può spaziare da un minimo di 0 fino ad un massimo di 100 e che viene rilevato costantemente.

Nelle rilevazioni più recenti, l’argomento Cloud Computing registra un interesse nel tempo compreso tra 50 e 75, cifra sicuramente molto significativa che indica in modo inequivocabile il fatto che vi sia un cospicuo interesse circa tale tematica, ma ancor più significativo è il raffronto con gli anni passati.

Cosa emerge dal confronto con gli anni passati

Se si visualizza, in Google Trends, il grafico relativo agli ultimi 5 anni, si può notare un trend di crescita davvero palese: fino al 2018, infatti, l’interesse nel tempo relativo all’argomento Cloud Computing era di norma inferiore a 25, solo in rari casi questa soglia veniva superata, mentre nel 2019 si è registrato un vero e proprio boom che ha fatto crescere in maniera esponenziale questo valore numerico mantenendolo pressoché costante negli ultimi 3 anni, con punte che hanno toccato perfino il valore massimo, ovvero 100.

Ancor più emblematico è il grafico che raffigura i trend di ricerca riguardanti quest’argomento dal 2004 ad oggi.

Fino al 2010, infatti, i volumi di ricerca relativi a tale argomento erano esigui e prossimo allo zero: il grafico è comunque “vivo”, segno evidente del fatto che tale termine era comunque già esistente ed utilizzato, ma l’interesse verso quel tipo di servizi era assai contenuto.

Attorno al 2014 la situazione ha iniziato a cambiare in modo significativo, con un interesse nel tempo che ha iniziato a collocarsi tra 25 e 50; nel 2019 invece, come detto, i volumi di ricerca sono cresciuti in maniera significativa ed ulteriore e sono stati stabilmente al di sopra di 50.

Sebbene questi dati riguardino le ricerche effettuate online dagli utenti e non comunichino nulla circa la quantità di servizi acquistati, l’interesse dei navigatori è evidente ed è assolutamente indicativo.