Come hanno reagito la società e il sistema sanitario alla pandemia da Covid-19? Comarch raccoglie considerazioni e casi pratici di innovazione in Sanità in un white paper gratuito dove analizza alcune lezioni che abbiamo imparato e si interroga sugli spazi di miglioramento per il futuro. A partire dall’impiego delle tecnologie digitali per un più equo accesso all’assistenza

Comarch Healthcare_sanità_white paper

La pandemia da SARS-COV-2 ha colto il mondo completamente di sorpresa impattando in maniera molto forte, come non avveniva da tanti anni, su tutti i Paesi e sui loro sistemi sanitari. Il Covid-19 ha scombinato le carte a tal punto che si può parlare di un prima e di un dopo a tutti i livelli della società: tanti settori sono andati in crisi mentre altri, come quello dell’Ict, dopo un attimo di incertezza hanno recuperato terreno.

Parlando di pandemia non si può prescindere dal soffermarsi su come il mondo sanitario, in prima linea contro il Covid-19, ha reagito e si è strutturato secondo una nuova forma aprendosi al mondo della tecnologia. Possiamo affermare con certezza che l’impatto delle nuove tecnologie ha aperto un modo innovativo di concepire la sanità garantendo alle strutture sanitarie la possibilità di continuare a svolgere il loro compito al di là della pandemia. Un mondo ancora agli albori ma che apre molte potenzialità per il futuro.

Un nuovo white paper di Comarch Healthcare, multinazionale It attiva nell’ambito della sanità digitale, prende in esame proprio come il sistema sanitario ha reagito di fronte alla pandemia interrogandosi anche sul perché spesso si è mostrato impreparato di fronte all’emergenza. Le nuove necessità, per il mondo della Sanità, sono quelle di evolvere verso un futuro dove il suo più grande alleato sarà la tecnologia per garantire cure eque, personalizzate e puntuali.

Piccoli grandi rivoluzioni nella sanità: vincono AI, Big Data, telemedicina

In un Paese dove uscire di casa è diventato un problema con l’esigenza, prescritta anche dagli obblighi normativi, di limitare il contatto sociale allo stretto necessario e con le dovute precauzioni, la Sanità ha sdoganato nuovi metodi di elargire le prestazioni sanitarie.

Oggi l’intelligenza artificiale, i Big Data, il machine learning cominciano ad essere utilizzati anche in campo medico abilitando nuovi percorsi di cura ma quello che è sotto gli occhi di tutti è la diffusione della telemedicina e del teleconsulto.

Le visite a distanza, mediante webcam o chiamata vocale, hanno permesso di mantenere la continuità nell’erogazione delle cure ai pazienti – cittadini, rispettando al contempo le regole per rimanere al sicuro. Oggi la telemedicina è stata completamente sdoganata e insieme a lei il monitoraggio a distanza del paziente. E’ infatti particolarmente importante, soprattutto per gli individui fragili o i malati cronici, tenere sotto controllo costante i propri parametri e oggi grazie all’utilizzo dei wearables è diventato un gioco da ragazzi: i dati vengono rilevati in automatico dai dispositivi e vengono inviati anche al medico specialista che in questo modo può intervenire in maniera più tempestiva modulando la terapia farmacologica o suggerendo lo stile di vita più corretto per prevenire o tenere sotto controllo una patologia.

Non solo tecnologia: la rivoluzione della sanità inizia da noi

Se la tecnologia rappresenta oggi un alleato fondamentale per vincere le sfide della sanità nel new normal è anche vero che a cambiare deve essere il concetto stesso di sanità che deve essere vista come una responsabilità non più solo del sistema della salute ma anche dei datori di lavoro, dei dipendenti, dei fornitori di servizi, delle istituzioni culturali, del settore dei trasporti e, soprattutto del singolo cittadino.

C’è bisogno di un modello di sanità più territoriale dove gli attori in campo sono molteplici e dove ognuno fa la propria parte per preservare il concetto di salute pubblica. Il cittadino, in particolare, deve essere responsabilizzato e deve essere posto al centro del suo processo di cura impegnandosi attivante e in maniera consapevole per la tutela del suo stato di salute. Solo così, forse, potremo rispondere meglio alle sfide impreviste che ci riserva il futuro.

Per scoprire di più su come la sanità sta reagendo di fronte al Covid-19 e come potrà evolvere in futuro consulta il nuovo white paper Comarch.