Gestione digitale dei processi, flessibilità e sicurezza sono in cima all’agenda degli IT manager, alle prese con un contesto completamente nuovo che rende necessaria una profonda trasformazione degli ambienti di lavoro.

nuovo workplace

Il 2020 è stato un anno molto impegnativo per gli IT manager che si sono dovuti destreggiare tra nuovi obiettivi e nuove sfide in particolare per quanto riguarda l’attuazione del Remote Working e della Digital Transformation. Se fino a un anno fa questi ambiti potevano essere inclusi nei piani a lungo termine, la pandemia ha portato ad una accelerazione. La tecnologia è stata un’ancora di salvezza per le aziende e il ruolo degli IT manager è stato fondamentale e continuerà ad esserlo supportando nuove modalità operative e nuovi trend destinati a perdurare nel tempo. Questo porterà a ripercussioni anche sul nuovo workplace

Automazione dei processi all’insegna della collaboration

Da una nuova ricerca Ricoh è emerso come spesso i dipendenti delle medie aziende europee, quando lavorano da remoto, faticano a mantenere elevato il livello di produttività a causa di alcune barriere tecnologiche. In particolare, sottolineano la difficoltà riscontrata nella comunicazione con i colleghi e nell’accesso a documenti e informazioni. Grazie alle tecnologie, i processi possono essere digitalizzati e automatizzati e, tramite il cloud, le persone riescono a collaborare in tempo reale, ovunque si trovino e mediante qualunque dispositivo.

Flessibilità nell’era del lavoro “ibrido”

Nella cosiddetta nuova normalità, il lavoro da remoto non va contrapposto al lavoro d’ufficio. Si parla infatti di lavoro ibrido, per cui le persone lavorano in parte da casa e in parte in azienda. La parola chiave alla base del nuovo contesto è flessibilità. Questo porta a ridisegnare il modo di lavorare e gli spazi di lavoro. Soluzioni che abilitano e potenziano la collaboration, piattaforme per la prenotazione degli spazi condivisi e delle scrivanie e smart locker per semplificare la gestione, ad esempio, di asset aziendali o beni personali sono alcuni degli strumenti al centro del nuovo Workplace.

Non dimentichiamo la sicurezza

L’incremento del lavoro da remoto ha fatto emergere nuovi rischi, spostando le vulnerabilità spesso al di fuori dei confini dell’azienda. Quasi la metà (46%) delle persone coinvolte nella ricerca sta utilizzando i dispositivi personali per lavorare da casa e questo rende difficile per i team IT garantire la sicurezza delle informazioni ed offrire un supporto adeguato. Le imprese devono dunque riuscire a implementare nuovi standard di sicurezza e un modello operativo che tenga conto della complessità che si è creata e del fatto che il nuovo perimetro delle organizzazioni è rappresentato da dispositivi mobili e spesso personali.  Tecnologie flessibili e infrastrutture sicure consentono dunque alle aziende di proseguire il proprio business e di mantenere elevata la produttività. Solo indirizzando questi aspetti le imprese riusciranno a restare competitive e a orientarsi in un contesto in continuo cambiamento.

A cura di Alberto Giacometti, Head of IT Services Line of Business di Ricoh Italia