In questo articolo è possibile scoprire ciò che la legge permette di fare per le sostanze CBD in Svizzera

Il CBD in Svizzera

In Svizzera l’industria della cannabis light, e di conseguenza di tutti i prodotti a base di CBD, sembra essere in continua e inarrestabile crescita. Pare infatti, dando uno sguardo al passato, che questo settore abbia portato al paese ben 60 milioni di franchi nel 2017, e si prevede che possa arrivare a 320 milioni entro il 2027.

Anche nel nostro paese è possibile acquistare cannabis light e prodotti a base di CBD, infatti questa è disponibile sia in shop fisici che online, come ad esempio Justbob.ch, ma le norme presenti in Svizzera ne fanno il paese ideale per cominciare a produrre questo tipo di prodotti.

Infatti in Svizzera è possibile usare e possedere prodotti a base di CBD che contengono anche fino all’1% di THC. È quindi uno step in più rispetto al resto dei paesi europei, in cui il CBD è legale a diversi livelli ma il THC continua ad essere bandito nella maggior parte dei casi.

Infatti in molti paesi europei il massimo livello di THC che questi prodotti possono contenere è fissato allo 0,2%, dunque un quinto del livello massimo permesso invece dalla Svizzera. Ma non solo, ci sono anche altre norme che pongono la Svizzera molti avanti rispetto a tutti gli altri paesi.

Qui infatti è possibile per gli agricoltori far crescere le piante di cannabis fino alla maturità, liberamente, a differenza delle norme precedenti che stabilivano di fare il raccolto in anticipo per evitare che il contenuto di THC aumentasse.

In questo modo i benefici medicinali della cannabis possono essere sfruttati al meglio, poiché la raccolta troppo anticipata non abbassava solo i livelli di THC ma anche quelli delle proprietà medicinali della stessa. Sembra dunque che la Svizzera sia il paese più lungimirante in Europa in questo ambito, poiché ne permette l’uso sia medico che ricreativo, volgendo il tutto a proprio vantaggio in termini economici.

La ricerca sul CBD è incoraggiata e sostenuta in Svizzera, soprattutto per i suoi già comprovati usi terapeutici, e proprio per questo le aziende che la producono sono più protette e tutelate che altrove.

Le restrizioni

Ovviamente, accanto a leggi più permissive ci sono anche i divieti e le restrizioni del caso, com’è giusto che sia. Infatti produrre, vendere, comprare e utilizzare prodotti che contengono più dell’1% di THC costituisce un reato punibile con una pena fino a tre anni di reclusione.

Inoltre, così come per acquistare alcol e tabacco, si devono avere 18 anni e la guida sotto effetto di THC è vietata dall’Ufficio Federale della Sanità Pubblica, in quanto facilmente si arriva a superare la soglia di 1,5 microgrammi di THC per litro di sangue.

L’Oms non considera il CBD un narcotico dato che non ha proprietà psicoattive, che invece il THC possiede. Di conseguenza i prodotti che contengono soltanto CBD e zero THC possono tranquillamente essere posseduti e consumati ogni giorno senza sottostare a nessuna normativa.

Per quanto riguarda l’uso medicinale della pianta, questa può essere prescritta nella sua formulazione medica a pazienti autorizzati dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Grazie a questo permesso l’accesso a questi prodotti è molto semplificato per i pazienti, anche se pare che ancora molti utilizzino prodotti a base di CBD senza licenza.

Questo perché in realtà questo permesso è concesso solo a coloro che sono affetti da malattie molto gravi e la sua elaborazione è molto lunga. Dunque spesso tale licenza viene aggirata e i prodotti acquistati in ogni caso. Proprio per questo è stato richiesto al Ministero degli Interni di migliorare la legislazione a questo proposito.

La crescita dell’industria Svizzera del CBD

A livello mondiale, il mercato maggiore di CBD è quello americano. L’industria della cannabis in Svizzera è ancora relativamente giovane, ma la forte domanda per questi prodotti che è sempre più in crescita, porta ad una previsione di espansione del mercato del 39% circa ogni anno.

Per poter produrre e vendere questi prodotti in Svizzera non è necessaria nessuna licenza speciale, semplicemente l’azienda deve essere registrata a fini fiscali. Essendo che i prodotti possono essere venduti solo ai maggiorenni, i negozi che li vendono devono acquistare la licenza per farlo.

Inoltre non solo questo mercato è destinato alla Svizzera stessa, ma questa può anche esportare i suoi prodotti nei paesi membri dell’Unione Europea, qualora in essi sia legale il CBD. Infatti gli stessi prodotti da esportare devono essere conformi alle leggi non solo svizzere ma anche del paese di destinazione.

Dunque visto che, come già detto, nei paesi europei il massimo di THC consentito nei prodotti è dello 0,2%, anche i prodotti esportati dalla Svizzera dovranno rispettare questo limite. Inoltre c’è da tenere presente che la Svizzera non fa parte dell’UE, quindi questi prodotti sono sottoposti al passaggio in dogana. Questo rallenta l’arrivo del prodotto, ma alla fine viene solitamente ricevuto senza problemi.