È quasi impossibile riassumere tutto ciò che ha portato questo anno impegnativo e senza precedenti

Cosa possiamo imparare dal 2020?

La fine di ogni anno è tradizionalmente un momento di riflessione. Un’occasione per fare il punto della situazione e guardare indietro agli ultimi 12 mesi: i successi, le lezioni e le opportunità di miglioramento. Mentre le tradizioni come la festa di Natale in ufficio sono state sostituite da eventi virtuali, dedicare del tempo a riflettere su cosa possiamo imparare e su quello che è stato un anno straordinario è ora più importante che mai.

Quando a gennaio è apparso per la prima volta il nuovo coronavirus in Asia, pochi avrebbero previsto l’impatto che avrebbe avuto sulla nostra vita personale e professionale. A marzo, il Covid-19 aveva già causato gravi danni in tutto il mondo.

Il lavoro da remoto: una necessità

Le aziende si sono rese conto che per sopravvivere avrebbero dovuto cambiare i propri modelli operativi.

I lockdown in tutto il mondo hanno fatto sì che, da un giorno all’altro, il lavoro a distanza diventasse una necessità. Di conseguenza, la domanda di piattaforme per riunioni da remoto e di strumenti di collaborazione online è aumentata in modo esponenziale.

La guida alla gestione dei team a distanza è diventata una parte regolare del ciclo di notizie, così come le informazioni sul galateo del lavoro da casa. Improvvisamente, ci siamo concentrati sullo sfondo più appropriato da mostrare durante le riunioni da remoto: foto, quadri, libri sono stati esaminati al pari di quanto veniva detto (e in alcuni casi anche di più).

Eppure, ci siamo adattati tutti. Per la maggior parte degli impiegati, il lavoro da casa e tutto ciò che lo accompagna è la nuova normalità. I bambini che appaiono improvvisamente sullo schermo o i cani che abbaiano non disturbano più il flusso delle riunioni – a volte sono persino un cambiamento gradito.

Se da un lato alcune aziende si stanno concentrando sul ritorno in ufficio dopo la pandemia, dall’altro continuerà la conversazione sulle pratiche di lavoro sostenibili a distanza e ibride. Il lavoro flessibile e da remoto sembra destinato a diventare una realtà a lungo termine.

Il confine tra lavoro e vita privata

Da ciò deriva la necessità di una discussione più approfondita su come aiutare i dipendenti a raggiungere una migliore integrazione tra vita professionale e vita privata. Se da un lato il lavoro a distanza ha molti vantaggi per i dipendenti, dall’altro ha anche offuscato i tradizionali confini tra lavoro e vita personale. Alcune aziende (tra cui la nostra) hanno notato che la giornata lavorativa si è allungata e molti dipendenti utilizzano il tempo che era dedicato al pendolarismo come ore di lavoro extra. Ciò rende necessario riflettere su come limitare la stanchezza del personale.

La creazione di nuove iniziative di lavoro ha subito un’accelerazione. Le organizzazioni cercano di offrire ai dipendenti una scelta più ampia su dove, quando e come lavorare, per garantire che ci sia una costante attenzione al loro benessere.

Diversità e inclusione

Se il lavoro a distanza e la conversazione sull’equilibrio tra lavoro e vita privata è stato uno dei temi principali del 2020, l’altro è stato sicuramente la diversità e l’inclusione. Un fattore questo che possiamo imparare.

A maggio, l’omicidio di George Floyd in America ha messo a fuoco la questione sulla disuguaglianza razziale. Il movimento Black Lives Matter ha unito politici e imprenditori di tutto il mondo sottolineando la necessità di una maggiore uguaglianza. Non sorprende, quindi, che molte imprese abbiano avviato, riesaminato o intensificato iniziative nel campo della diversità e dell’inclusione. La necessità di ascoltare i dipendenti con background e prospettive diverse, promuovere la comprensione e la consapevolezza e, in ultima analisi, guidare un cambiamento positivo è diventata una priorità assoluta per le aziende.

Con il 2020 è emerso un rinnovato consenso sul fatto che le organizzazioni hanno il dovere di promuovere un ambiente di lavoro in cui i dipendenti possano essere sé stessi e svolgere il proprio lavoro al meglio, indipendentemente dal sesso, dall’etnia o dall’orientamento sessuale.

È quasi impossibile riassumere tutto ciò che ha portato questo anno impegnativo e senza precedenti. Ma una cosa è certa: le aziende che continuano a esplorare nuovi modelli operativi e mettono al primo posto il benessere dei propri dipendenti saranno quelle che si troveranno nella posizione migliore per sopravvivere e prosperare, qualunque cosa porterà il futuro post-Covid.

A cura di Anna Di Silverio, President of Europe, Avanade