L’ateneo veneziano amplia la propria infrastruttura con il nuovo cluster dedicato alla ricerca

Cà Foscari sceglie l'infrastuttura iperconvergente di Nutanix

Un altro importante traguardo per la collaborazione tra l’università Cà Foscari e Nutanix, avviata nel 2013: raggiunta la completa trasformazione digitale verso un’infrastruttura iperconvergente. Lo storico ateneo veneziano, con il nuovo cluster dedicato alla ricerca, ha infatti aggiunto un altro tassello al percorso iniziato sei anni fa, consolidando e ampliando ulteriormente la propria infrastruttura con le soluzioni Nutanix.

L’Università Ca’ Foscari Venezia è tra i più prestigiosi atenei italiani che, dal 1868, ha sede in un suggestivo palazzo gotico affacciato sul Canal Grande. Strutturato su otto diversi dipartimenti, è dislocato su circa 30 sedi con 22mila studenti attivi e uno staff di 1.500 persone, distribuite per la maggior parte nella sede principale a Venezia, nel campus a Mestre e in una sede distaccata a Treviso. L’Università Cà Foscari Venezia dispone di un data center nel centro storico di Venezia e uno nel campus scientifico di Mestre. Ad eccezione di Treviso, i collegamenti avvengono tramite fibra ottica dedicata. La rete è collegata alla rete del GARR (la Rete Italiana dell’Istruzione e della Ricerca) per la quale l’Università fa anche da PoP (Point of Presence).

Tutto ha inizio nel 2013, quando la gestione di un sempre più elevato numero di utenti per la maggior parte situati nella sede di Venezia, diventa complicata, considerando l’esiguo numero di tecnici a disposizione e il fatto che a quei tempi l’infrastruttura di Mestre era utilizzata solo per il backup. Il vero problema non era quello della potenza di calcolo ma di velocità di accesso ai dati, che era limitata dai supporti di memorizzazione.

La soluzione vincente si rivela sin da subito l’infrastruttura VDI (Virtual Desktop Infrastructure) di Nutanix come sottolineato da Stefano Claut, System Administrator dell’Università Ca’ Foscari Venezia: “Da specifiche, Nutanix poteva gestire fino a 100 macchine virtuali con un solo nodo. Per avere un po’ di ridondanza abbiamo quindi deciso di installarne quattro, e le aspettative sono state soddisfatte. I primi sei mesi si sono rivelati impegnativi, ma poi siamo riusciti a dare il via all’erogazione dei servizi molto velocemente”.

Un anno dopo, si è proceduto con l’installazione di altri quattro nodi nel data center di Mestre, rendendolo parte attiva nella distribuzione dei servizi e, allo stesso tempo, viene attività la possibilità di eseguire la replica sincrona di tutti i dati su un secondo cluster con un’affidabilità completa tra i due data center per il servizio di VDI. Il successivo step è stato quello di installare altri tre nodi come soluzione storage/server per erogare anche servizi IT non VDI ai docenti, all’amministrazione e al personale in generale.

Grazie ad ulteriori ampliamenti eseguiti nel corso degli anni, non ultimo l’acquisto di un cluster dedicato al calcolo in uso al dipartimento di Economia per uno specifico progetto di ricerca, oggi l’Università Cà Foscari Venezia può contare su un’infrastruttura iperconvergente a firma Nutanix. “Oggi nell’ateneo sono attivi 32 nodi, di cui 14 a Mestre e 18 a Venezia. Siamo stati tra i primi clienti Nutanix in Italia e siamo pienamente soddisfatti della scelta fatta e dei risultati ottenuti”, ha commentato Tommaso Piazza, CIO dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Stefano Claut ha voluto sottolineare l’ottima disponibilità del supporto post-vendita Nutanix ed evidenziare come siano stati fondamentali il rapporto umano e la fiducia reciproca. “Questa è una storia di persone, non solo di aziende, conferma, mentre, parlando del futuro, sottolinea: Mi piacerebbe sfruttare tale meccanismo per realizzare queste copie direttamente in cloud”, aprendo così la possibilità a una soluzione multicloud targata Nutanix.