Il cda di Exprivia approva il progetto di conferimento dei rami d’azienda Banche, Sanità e SAP alle società controllate, specializzate nei rispettivi settori di mercato

Exprivia

Durante la riunione di ieri, il cda di Exprivia, ha deliberato un progetto per il conferimento dei rami d’azienda Banche, Sanità e SAP, rispettivamente  alle società controllate Sis.Pa. Srl, Exprivia Healthcare IT Srl, Exprivia Enterprise Consulting Srl.

Con questa operazione,  il  Consiglio  di  Amministrazione  avvia  la  fase  due  del  progetto  di  riassetto societario, le cui basi poggiano sulla necessità di cogliere meglio le opportunità del mercato, attraverso la costituzione di “poli di business” che coincidono con le relative legal entity. In questo modo, si dotano le legal entity controllate di tutti gli strumenti di governance e degli asset, utili a raggiungere  direttamente il  mercato  di  riferimento, acquisendo  massima  flessibilità  nei  processi  interni, nella gestione dei flussi economico-finanziari derivanti dalle attività finora frazionate tra le controllate e la capogruppo.

La fase iniziale del riassetto, che ha riguardato l’aggregazione per settori di mercato delle società controllate (tutte al 100%), si è conclusa venerdì 13 dicembre con il completamento della fusione di GST Srl in Svimservice  Srl, che ha cambiato la propria denominazione in Exprivia Healthcare IT Srl.

Il numero delle società, controllate in Italia, si è così ridotto da dieci a cinque, ciascuna nei  settori  Banche  e  Finanza,  Healthcare,  ERP  Consulting,  BPO  e  alta  formazione  attraverso  la  società Spegea Scarl.
La  riduzione  del  numero  di  società  rende  più  efficienti  i  processi  amministrativi  e  di  governance,  con un significativo impatto atteso nel 2014 sul contenimento dei costi di gestione.
I  conferimenti  consistono  nel  trasferimento  alle  tre  società  conferitarie  di  circa  32  milioni  di  euro complessivi  in  Attività,  circa  450  dipendenti  e  collaboratori,  di  cui  20  operanti  in  area  commerciale  e marketing  e  430  in  area  produzione  e  delivery.

Benché  non  ne  ricorresse  l’obbligo,  le  operazioni  sono  state  preventivamente  sottoposte  al  Comitato Controllo  e  Rischi.