Burson Marsteller e Human Highway analizzano il cambiamento del mondo dell’informazione avvenuto negli ultimi 10 anni

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Secondo Newsruption, il rapporto presentato oggi da Burson-Masteller e Human Highway, gli italiani scelgono prevalentemente Web e App per informarsi, abbandonano la carta e ogni giorno segnalano 1 milione di volte gli articoli di loro interesse sui social network.

L‘analisi ha tracciato il profilo di consumo dell’informazione degli italiani e delle loro abitudini rispetto al mondo delle news: la condivisione è ormai entrata a far parte della quotidianità con una crescita importante negli ultimi 2 anni (+185% dal 2013 al 2015). Il fenomeno, segnato da un volume di 30 milioni di condivisioni mensili, si sviluppa a partire dai 100mila articoli di attualità prodotti dalle cento principali testate d’informazione online. Il 55% delle condivisioni sui social network è relativo ad articoli pubblicati sui siti Web dei quotidiani cartacei.

La ricerca del 2015 è stata eseguita su un campione di 1.600 individui maggiorenni, utenti abituali di Internet, e i dati dichiarati nelle interviste sono stati arricchiti dall’analisi di 800mila articoli pubblicati da gennaio 2014 a giugno 2015 sulle 100 principali testate online italiane, classificati sulla base del loro contenuto (analisi semantica) e della loro popolarità sociale (il numero di condivisioni su Facebook, Twitter, LinkedIn e Google Plus).

Nell’ analizzare il mutamento dei comportamenti di ricerca e fruizione dell’informazione di attualità generati dalla trasformazione digitale in atto nel nostro paese, emerge che milioni di individui ricavano dal Web (12,2 milioni) e dalle App sui dispositivi mobili (4,7 milioni) le informazioni che cercano mentre tra gli stessi utenti Internet si rileva un segmento di dimensioni più ridotte (il 17,6%) che legge abitualmente i quotidiani in formato cartaceo.

Le persone che hanno fatto esperienza di lettura dell’informazione di attualità sia su Carta che online – inteso come Web e App – mostrano una decisa preferenza per i prodotti digitali rispetto alla carta. Di fronte alla possibilità di scegliere su quale canale leggere le notizie, la scelta va infatti nel 75% dei casi all’online (Web o App) e solo nel 16,2% dei casi al supporto cartaceo.

Analizzando invece in assoluto i mezzi di informazione, è la TV a confermare il proprio ruolo dominante: quasi metà delle persone ricorda di aver appreso una notizia rilevante da questo mezzo. La variazione più significativa riguarda Facebook, con un forte incremento negli ultimi 4 anni, che raggiunge il 12,5%: Facebook da solo mostra di avere una capacità informativa paragonabile a quella di tutto il sistema dei quotidiani online, stabile al 13,4% da quattro anni.

Un altro elemento significativo descritto da Newsruption riguarda la nuova dinamica di distribuzione dell’informazione trasformata dall’online e dai social network. La vita della singola notizia non termina con la vita del quotidiano: una volta pubblicata sul Web, la notizia è libera di diffondersi al di fuori del suo contenitore originario che può essere la carta, la radio o la TV.

Con la diffusione dei Social Network e degli Smartphone gli utenti hanno una partecipazione più attiva e più critica: si condivide sui Social Network per dare voce alla propria opinione su un tema o per enfatizzare un tema a cui si è particolarmente legati. Tra i quattro social network più utilizzati nella condivisione dell’informazione online la quota principale è di Facebook con il 96%. Lo spazio che rimane è quasi tutto di Twitter e solo qualche punto decimale è riservato a Google+ (in calo) e a LinkedIn (in crescita).

Newsruption ha anche messo in luce il tema dei costi e le differenze strutturali tra l’editoria tradizionale e quella online. Considerando le voci di produzione, di distribuzione e di redazione, si trova che il costo necessario per servire il bisogno informativo di un lettore cartaceo (costo di lettura di un quotidiano cartaceo) è otto volte superiore al costo che un editore online deve prevedere per offrire la visita al proprio sito Web d’informazione da un lettore digitale. Se si limita il ragionamento al solo mezzo digitale si nota che gli editori tradizionali che offrono informazione sul Web operano a un costo per visita più che doppio rispetto ai nuovi editori puramente digitali.