Al via la realizzazione del Progetto BariMatera5G

In anticipo rispetto ai tempi dichiarati in fase di lancio del progetto, che prevedevano questa tappa a fine mese, il Progetto BariMatera5G arriva sul territorio. TIM, Fastweb e Huawei hanno acceso oggi a Matera, in via Carlo Levi, la prima antenna 5G del territorio, nell’ambito della sperimentazione promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, grazie alla quale le città di Bari e Matera diventeranno tra le prime aree al mondo coperte dalla nuova tecnologia.

La connessione dati 5G, realizzata attraverso l’uso della banda di frequenze 3.7-3.8 GHz messe a disposizione dal MISE, rappresenta la prima installazione del piano di sviluppo rete del Progetto, che prevede di raggiungere, entro il 2018, il 75% di copertura dell’area di sperimentazione delle due città.

Le enormi potenzialità del 5G, che nel corso dei test in laboratorio a gennaio 2018 ha raggiunto la velocità record di 3 Gigabit al secondo e ridottissimi tempi di latenza radio dell’ordine di due millisecondi, si sono confermate anche sul campo.

Nello specifico, a Matera è stato installato un apparato radio dotato di tecnologia “Massive-MIMO”, ovvero un’antenna capace di gestire contemporaneamente decine di segnali radio in entrata e in uscita, in grado di adattarsi dinamicamente alla posizione dei singoli utenti e alla domanda di traffico. L’antenna realizzata da Huawei garantisce, dunque, le caratteristiche ottimali per lo sviluppo di applicazioni avanzate 5G.

Con questo progetto TIM, Fastweb e Huawei si sono aggiudicate congiuntamente il bando di gara del MISE, che ha messo in campo investimenti per oltre 60 milioni di euro in 4 anni. In questo modo, si sperimenteranno servizi innovativi in settori come la sanità, l’industria 4.0, il turismo, la cultura, l’automotive e la sicurezza pubblica Il progetto coinvolge, oltre alle 3 aziende capofila, 52 partner di eccellenza, tra cui 7 centri universitari e di ricerca, 34 grandi imprese e 11 pubbliche amministrazioni. La rete 5G realizzata a Bari e Matera consentirà una capacità trasmissiva 10 volte superiore a quella del 4G e la sperimentazione metterà in campo oltre 70 use case, determinando una radicale trasformazione dei territori coinvolti.