IBM e l’Università Cattolica presentano i risultati di una loro ricerca tra moda e tecnologia

Hand holding a Social Media 3d Sphere

Durante il Global Fashion Summit sono stati presentati i risultati di “Il lato fashion dei dati”, una ricerca IBM condotta in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, con l’obbiettivo di evidenziare i trend economici e tecnologici associati all’industria del fashion e ai suoi brand attraverso l’analisi dei social media. In particolare sono stati analizzate circa 260.000 conversazioni su diversi canali di discussione digitale, come i blog e i forum/community online, ma anche quelle presenti su grandi social network quali Twitter e Facebook.

Tra i trend di discussione emersi troviamo l’e-Commerce che si conferma non solo canale di vendita in maggiore crescita, ma anche principale influencer dopo le celebrities. Temi innovativi come “sostenibilità” e “tecnologia” sono quelli che influenzano maggiormente il sentiment positivo da parte degli utenti nei confronti dei brand analizzati (fino al 69%).

Una curiosità: emergono significative similitudini nei profili psico-linguistici di coloro che seguono su Twitter i brand emergenti, rispetto ai follower dei brand già affermati. La logica delle “comunità” di utenti si cristallizza quindi attorno ai valori “intangibili” di una marca.

La ricerca ci dimostra, ancora una volta, che i social media sono una base di conoscenza straordinaria sulla quale esercitare l’arte dell’ascolto. E che questo ascolto è oggi facilitato dal cognitive computing e dagli analytics che aiutano a capire, interpretare, classificare.

Tuttavia i social media restano un’opportunità non ancora “sfruttata”.
E’ chiaro quindi che, in questo scenario, i vertici aziendali dovranno adottare nuovi modelli e nuovi modi di operare, per comprendere e poi coinvolgere i propri clienti nella crescita delle imprese.