Internet viene sempre di più utilizzato come mezzo propagandistico e per veicolare attacchi informatici contro le nazioni nemiche

Guerra informatica: per 7 CISO su 10 è una minaccia imminente

Nel 2014, il Dipartimento di Sicurezza Interno degli Stati Uniti ha rivelato che il trojan ‘Black Energy’ è riuscito a colpire le infrastrutture critiche delle nazioni. Allo stesso tempo le azioni del Syrian Electronic Army e la Region, la sofisticata campagna APT, sono finiti su tutte le prime pagine.

Il panorama geopolitico di tutto il mondo sta infatti cambiando rapidamente ed Internet non può che contribuirne. Basti pensare a come il web sia diventato un strumento fondamentale per sponsorizzare le campagne politiche dei governi, per le azioni di spionaggio e ancora per attacchi informatici. I malware APT, come rilevato da Cyberoam, vengono spesso utilizzati in questo tipo di campagne, superando i limiti della legalità: il confine tra sicurezza nazionale, privacy e legalità sta venendo meno. Sono stati scovati progetti pronti a colpire reti di oleodotti e gasdotti; reti di trasmissione, distribuzione e filtrazione dell’acqua; turbine eoliche e addirittura alcune centrali nucleari degli Stati Uniti.

Se le condizioni dovessero peggiorare, cosa che sembra essere tra le più probabili quest’anno,  visto l’assetto geopolitico poco stabile, ci sarà una forte spinta ad attacchi informatici tra le nazioni coinvolte, alcuni dei quali potrebbero essere rivelati nel corso di questo stesso anno.

A confermare questa tendenza sono il recente attacco effettuato dalla Corea del Nord alla Sony o l’Australia che sta realizzando malware da utilizzare contro i nemici.