A causa dei potenziali rischi, l’online banking e l’online shopping nel nostro Paese sono fermi rispettivamente all’8% e al 5% delle preferenze degli utenti.

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Secondo una recente ricerca condotta da Avast, gli italiani sono tra i più assidui navigatori della Rete per mezzo di smartphone e tablet, ma l’utilizzo di questi dispositivi cala drasticamente quando si tratta di impiegarli per effettuare operazioni di e-commerce o di Internet banking.

Nel Bel Paese infatti tavolette e telefonini intelligenti rappresentano l’interfaccia preferita dagli utenti per accedere ai diversi servizi offerti da Internet: pur essendo il traffico voce l’applicazione in assoluto più utilizzata, con percentuali che sfiorano l’85%, i dispositivi mobili vengono impiegati nel 75% dei casi per la navigazione in Rete e nel 40% e 38% delle volte per l’esplorazione dei social network e il download delle applicazioni, con connessioni basate per il 73% su tecnologia 3G o 4G e solo nel 23% dei casi su hot spot pubblici.

Questa stessa frequenza di utilizzo tuttavia diminuisce di diversi punti dinanzi alla possibilità di ricorrere ai device mobili per compiere operazioni di tipo finanziario. L’online banking e l’online shopping oggi nel nostro Paese sono fermi rispettivamente all’8% e al 5% delle preferenze degli utenti, sinonimo che questi ultimi temono i rischi di una navigazione “spinta” in Rete.

“Più della metà delle persone in Italia possiedono uno smartphone e i consumatori stanno diventando giorno per giorno più attenti alla sicurezza delle informazioni contenute nei loro dispositivi mobili” dichiara Christian Cantoro, Global Channel Sales manager di Avast Software.

Nonostante questa attenzione, la sicurezza degli utenti rimane comunque a rischio: l’Italia rappresenta infatti uno dei Paesi in Europa con la più bassa percentuale di software anti malware installati per la protezione dei device mobili, ferma attualmente al 49%.