I principali browser consentono l’accesso solo al 4% di Internet. Molto è nascosto e pericoloso

Di Jerome Sicard, Regional Manager Southern Europe, MarkMonitor

A questo punto avrete sicuramente sentito parlare del Deep Web e della Darknet. Ma che cosa sono esattamente, e i proprietari di marchi dovrebbero preoccuparsi di monitorare gli “inferi” di internet?

Ci potete scommettere.

Il Deep Web, a differenza del Surface Web – la rete che tutti conoscono e usano, è composto da pagine web non indicizzate, pagine con contenuti dinamici, e informazioni localizzate altrimenti inaccessibili tramite i normali browser o i motori di ricerca. Il Surface Web è ciò che potremmo considerare pagine web “normali” che possono essere indicizzate per i motori di ricerca. Ciò di cui molte persone non si rendono conto è che la maggior parte di Internet è in realtà nel Deep Web, e i principali browser consento l’accesso solo al 4% di Internet!

Si possono trovare una vasta gamma di informazioni nel Deep Web, comprese risorse accademiche, informazioni su abbonamenti e verbali di convegni. Sfortunatamente, il Deep Web è anche un luogo dove i siti non indicizzati vendono merci contraffatte o del mercato grigio, raccolgo le credenziali dell’utente, disseminano malware, coinvolgono in false associazioni e truffano il consumatore. Gli utenti di Internet vengono diretti nel Deep Web attraverso vari metodi tra cui spam (di tutti i tipi), pubblicità e cybersquatted nei nomi di dominio.

Allora, cos’è esattamente la Darknet?

Tecnicamente un piccolo sottoinsieme del Deep Web, la Darknet è una rete a cui si può accedere unicamente tramite il browser Tor (The Onion Router). Il Tor era stato originariamente sviluppato nella metà degli anni Novanta dagli Uffici per le ricerche navali degli Stati Uniti (United States Naval Research Laboratory) per proteggere le comunicazioni dell’intelligence, e oggi, conta approssimativamente 2,5 milioni di accessi quotidianamente. Lo scopo principale dell’utilizzo del Tor è quello di consentire la comunicazione anonima ed è usato prevalentemente da dissidenti politici o da hacktivist. Ma è anche appetibile per i grandi sostenitori della privacy che non vogliono che le loro azioni online possano essere tracciate da inserzionisti e funzionari, per i giornalisti durante la ricerca di informazioni pericolose e sensibili, così come per i criminali che vogliono trarre profitto mantenendo il loro anonimato.

Dal momento che scaricare Tor è molto semplice, non sorprende che la gente abbia accesso alla Darknet per visitare marketplace clandestini dove sono venduti beni contraffatti, piratati e illeciti.

Come proprietari di marchi, è importante conoscere come il marchio è rappresentato sia nel Deep Web che nella Darknet. Mentre il monitoraggio e le strategie di enforcement contro gli abusi nel Surface Web sono requisiti fondamentali per la maggior parte delle aziende di questi tempi, la politica del Deep Web è altrettanto importante, se non di più, poiché i trasgressori sono attivamente alla ricerca di eludere il rilevamento. La buona notizia è che per la maggior parte degli abusi che si verificano nella maggior parte del Deep Web (esclusa la Darknet), possono essere utilizzate strategie di enforcement standard. Tuttavia, a causa dell’anonimato della Darknet, è imperativo azzerare le aspettative riguardo agli enforcement, e l’enfasi verrà posta sul monitoraggio e sulla comprensione della portata del problema.

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