Crescerà il loro numero e la sicurezza rimarrà una priorità. Ma non solo…

Per i proprietari di marchi il 2015 è stato l’anno in cui i domini generici di primo livello (gTLD) hanno animato i dibattiti. Se da una partequesti nuovi gTLD rappresentano una significativa opportunità per alcuni proprietari di marchi di razionalizzare il loro portfolio domini e introdurre alcuni concetti innovativi, dall’altra esiste un notevole rischio di aumentare gli abusi e la relativa confusione da parte del consumatore.

Tuttavia, nonostante i gTLD siano così importanti nell’agenda dei proprietari di brand e negli uffici legali, lo scorso anno sono venute a galla una serie di altre questioni. Nel complesso è stato un anno difficile ma entusiasmante, che ha visto la registrazione di oltre 300 milioni[1] di domini a livello mondiale, diverse iniziative di ICANN nonché delle aziende che hanno continuato a subire diverse minacce, dalla reputazione del loro brand, ai ricavi e alla fiducia dei consumatori.

Guardando ai risultati del 2015 è possibile capire quali sfide e quali opportunità i proprietari di brand possono aspettarsi nel 2016.

1. Forte crescita nel mercato dei domini

Verisign ha riportato nel Domain Name Industry Brief di Dicembre che le registrazioni globali di tutti i domini di primo livello sono cresciute del 5,2%, rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di circa 299 milioni di domini alla fine del Q3 del 2015. Questo incremento non è dovuto soltanto ai nuovi gTLD, che rappresentano il 2,5% del totale delle registrazioni di domini. I domini di primo livello nazionali (ccTLD) hanno registrato un aumento del 4,3% rispetto allo scorso anno e le registrazioni .com e .net sono cresciute del 3,4%. Nel Q3 del 2015 il numero di registrazioni .com ha toccato i 120,1 milioni di nomi di dominio, il 40% di tutte le registrazioni, quindi il .com si è confermato il re dei domini.

2. La sicurezza dei domini rimane una priorità

Non solo le violazioni di registro sono aumentate nel 2015, ma abbiamo assistito a ondate di schemi di phishing puntare ai proprietari di domini, specialmente nella seconda metà dell’anno. Molte di queste truffe consistevano in e-mail fraudolente inviate ai proprietari di domini che a prima vista sembravano provenire dalregistar. Esse inducevano il proprietario del dominio a cliccare sul link con il risultato di scaricare un virus. Con misure di sicurezza preventive attive, come la Registry Locking, l’autenticazione a due fattori e le restrizioni di accesso IP si aiuta a proteggere le risorse dei domini fondamentali nel caso qualcuno all’interno dell’organizzazione dovesse cadere vittima di una di queste truffe o se le credenziali di login venissero compromesse.

3. I progressi nelle iniziative ICANN

Lo scorso anno c’è stata una vasta gamma di iniziative messe in atto dall’ICANN e sono stati compiuti progressi con il passaggio di gestione a IANA (e l’iniziativa di accompagnamento Accountability). Questo include ilcompletamento della proposta IANA Stewardship Transition Coordination Group (ICG) per la transizione di gestione alla comunità multistakeholder globale. Ciò significa che la comunità si assumerà la responsabilità per la sicurezza, la stabilità e la resilienza delle funzioni Internet DNS. Il Cross Community Working Group onEnhancing Accountability ha continuato il suo lavoro per preparare alla transizione l’ICANN. Si è fatto un gran parlare del nuovo programma gTLD, compreso lo stato del programma, revisioni (inclusa la protezione dei diritti) e la preparazione per i round successivi. Whois è stata al centro della scena con una completa revisione e il completamento dell’iniziativa Privacy/Proxy Accreditation. Infine ci sono state molte discussioni su come i registar dovrebbero affrontare e rispondere alle denunce di abusi, con suggerimenti di pratiche standard in agenda per il 2016.

4. L’ottimizzazione del portfolio diventa l’obiettivo principale per i proprietari di marchi

Molti proprietari di marchi nel 2015 si sono concentrati sull’ottimizzazione del proprio portfolio di domini. Si tratta di allineare le registrazioni dei domini con la copertura del marchio, identificando i domini a basso rischio che non sono più necessari e potrebbero essere ritirati o venduti sul mercato secondario; e monitorare attentamente dove si rivolgono i domini e reindirizzarli per riconquistare il traffico perso e le potenziali perdite sui ricavi. La razionalizzazione e l’ottimizzazione annuale del portfolio dei domini consente alle aziende di capire il valore del proprio portfolio, e promuovere in maniera efficacie e proteggere il brand, riducendo e contenendo i costi.

5. La complessità dei nuovi gTLD continua a mettere alla prova i proprietari di marchi

La mia Top 5 non sarebbe completa senza menzionare i nuovi gTLD. Il 2015 si è chiuso con un totale di 11,2 milioni di nuove registrazioni di gTLD con .xyz, .top, .wang, .win e .club che completano la top 5 in termini di registrazioni totali. Il domain squatting è stato ancora problematico con un tasso di abuso tra il 14 e il 42% tra i top 5 TLD. Abbiamo assistito a un aumento delle fasi speciali di lancio e dei livelli di prezzo della “brand protection” dove le aziende sono state essenzialmente costrette a pagare prezzi più alti perproteggere il loro brand. Ci sono state polemiche riguardo ai modelli di registro problematici, come il .sucks, che comprendeva tasse di iscrizione al Sunrise period gonfiate con un aumento di nomi di marchi sul registro riservati alle liste premium.

Quindi, cosa possiamo aspettarci dal 2016? Personalmente mi aspetto che i nuovi gTLD continueranno a dominare i dibattiti durante tutto l’anno e credo che inizieremo a vedere più di questi gTLD utilizzati realmente. I proprietari di marchi continueranno ad affrontare le sfide nel nuovo spazio dei gTLD e dovranno continuare a prendere decisioni brillanti sulle registrazioni. Le aziende dovranno continuare a concentrarsi sulla massimizzazione del valore del loro portfolio attraverso l’utilizzo dei domini e la riorganizzazione dello stesso. Dovrebbero garantire strategie di registrazione e rinnovo dei domini allineate con i loro programmi di policing e di enforcement. Inoltre è consigliabile continuare ad assicurare e proteggere le risorse di importanza critica bloccando i domini a livello di registrazione quando possibile e attuare misure di sicurezza preventive come l’autenticazione a due fattori e le restrizioni di accesso IP.

A cura di Jerome Sicard, Regional Manager per il Sud Europa, MarkMonitor


[1] https://centr.org/DomainWire_Global_TLD_Report_2015_4