Aziende e centri di ricerca collaborano per accelerare lo sviluppo di una interfaccia radio sotto i 6 GHz per reti 5G

Tecnologia 5G: i tre rischi maggiori per le TELCO nel 2020

Le future reti mobili dovranno essere più flessibili ed efficienti rispetto alle attuali reti 4G, 3G e 2G. Il motivo è semplice: la domanda è in forte crescita, i terminali degli utenti sono sempre più diversificati e con l’IoT (Internet of Things) il traffico generato dai sensori di rete aumenterà notevolmente. Diventa perciò necessaria una nuova interfaccia radio per il 5G, che connetta il dispositivo dell’utente alla rete mobile e definisca le modalità con cui le informazioni da e per il dispositivo sono trasmette.
Sviluppare una nuova interfaccia radio multi servizio che operi al di sotto della frequenza 6GHz per le reti 5G è proprio l’obiettivo di “FANTASTIC-5G” (Flexible Air iNTerfAce for Scalable service delivery wiThin wIreless Communication networks of the 5th Generation), costituito da un gruppo di 16 tra i protagonisti globali delle telecomunicazioni.

FANTASTIC-5G ha ottenuto dalla Commissione Europea un finanziamento pari a otto milioni di euro, nell’ambito delle iniziative “Horizon 2020” per il progresso digitale dell’Europa.

Al progetto partecipano operatori (Orange, Telecom Italia), fornitori di componentistica e infrastruttura (Alcatel-Lucent, Huawei, Intel, Nokia, Samsung, Sequans Communications, Wings ICT Solutions), università (Università di Aalborg, Politecnico di Bari, Institut Mines-Telecom/Telecom Bretagne, Università di Brema) e istituti di ricerca (Centre Tecnològic de Telecomunicacions de Catalunya (CTTC), Commissariat à l’Energie Atomique et aux Energies Alternatives – Laboratoire d’électronique et de technologie de l’information (CEA-Leti), Fraunhofer Heinrich Hertz Institut (HHI)).

“FANTASTIC-5G è di grande importanza perché il concetto di interfaccia radio multi servizio che verrà sviluppato nell’ambito del progetto sarà valutato e validato dai partner – ha dichiarato Frank Schaich dei Bell Labs di Alcatel-Lucent, a guida del progetto –. Questo permette di creare consenso e facilitare il processo di standardizzazione del 5G”.