In Italia, il 55% delle transazioni da mobile nel settore retail e il 56% nel travel avviene tramite smartphone

Più di un terzo delle transazioni di e-commerce a livello globale avviene oggi tramite dispositivi mobili secondo un recente studio condotto da Criteo. Entro la fine del 2015, la percentuale delle operazioni e-commerce mobile raggiungerà il 33% negli Stati Uniti e il 40% a livello globale. In Italia attualmente il 26% delle transazioni nel settore retail e il 21% nel settore travel avviene tramite dispositivi mobile.
Si tratta di questi di dati molto significativi che si affiancano al crescente utilizzo degli smartphone, dispositivi ormai ritenuti irrinunciabili tanto da sostituire l’utilizzo dei tablet e condizionare così le scelte degli inserzionisti.

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Il commercio da mobile sta crescendo a dismisura – ha affermato Jonathan Wolf, Chief Product Officer di Criteo. – Solo negli ultimi tre mesi si è verificato un incremento del 10% delle transazioni da mobile negli Stati Uniti. La maggioranza delle transazioni in mobilità avviene oggi tramite smartphone e l’aumento delle dimensioni dello schermo, così come la presenza di siti mobile ottimizzati, non possono che accelerare questa tendenza.

Non a caso quindi la maggior parte delle transazioni da mobile negli Stati Uniti e in altri paesi avviene ora tramite smartphone, con l’eccezione di Germania e Gran Bretagna. Le ragioni della crescita risiedono nel crescente livello di propensione all’acquisto e in schermi di dimensioni maggiori. In Italia, il 55% delle transazioni in mobilità nel settore retail avviene tramite smartphone (vs 45% da tablet) e la percentuale sale a quota 56% per il travel (vs 44% da tablet).

L’enorme crescita delle transazioni da mobile rispetto al trimestre precedente dimostra che i consumatori sono ormai propensi all’acquisto tramite smartphone in tutte le categorie merceologiche – ha concluso Wolf. – Non c’è davvero limite a questa crescita – il mobile rappresenta ormai più della metà di tutte le transazioni eCommerce nei mercati avanzati come Giappone e Corea del Sud”.

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