7 passi per ridurre il rischio di subire furti di account social

Italiani e Social Media: i risultati della terza edizione

Il coinvolgimento dei clienti sui social media da parte delle aziende è un fenomeno sempre più diffuso. Non stupisce, quindi, che i cyber criminali abbiano cominciato a prendere di mira proprio gli account social, soprattutto quelli maggiormente visibili. Un furto di account può creare danni di reputazione, portando personaggi o aziende importanti sotto l’occhio di tutti, con conseguenze poco piacevoli.

La maggior parte delle organizzazioni non è dotata di contromisure preventive o dell’esperienza necessaria per mitigare questo specifico rischio e risolvere eventuali problemi ad esso correlati. Poche sanno come riprendere il controllo dopo una compromissione o come prevenire un attacco.

Come avvengono i furti?

I dettagli relativi ai furti di account social vengono spesso sottovalutati. Molti pensano sia solo una questione di gestione errata delle password. In realtà la situazione è molto più complessa. Molte aziende hanno un numero elevato di account social e ambienti operativi complessi, che spesso si trovano al di fuori dell’infrastruttura tradizionale e, di conseguenza, fuori dal controllo diretto del dipartimento IT. Quindi, spesso mancano i controlli di sicurezza che tipicamente vengono riservati al sito e al sistema di posta elettronica.

La chiave è la complessità

In media, un’azienda si trova ad avere centinaia di account social su differenti piattaforme – tra cui Twitter, Facebook, YouTube – e spesso anche decine di amministratori dotati di account con differenti privilegi per accesso e pubblicazione. Inoltre, le aziende autorizzano la connessione agli account a numerose applicazioni per creare e condividere contenuti.

La scelta è molto ampia, poiché l’ecosistema di publishing include oltre 20.000 applicazioni. Le aziende utilizzano in media 10 applicazioni sugli account Twitter e 6 su Facebook. Quelle molto attive arrivano a 35 app su un singolo account Twitter. Tutto questo comporta un livello di rischio elevato, in quanto ogni amministratore e applicazione autorizzati alla pubblicazione diventano parte della superficie di attacco per ogni social.

Gli hacker si appropriano dei dati dell’account di gestione della pagina social o le credenziali dell’app e potrebbero anche utilizzare un’applicazione mobile pericolosa per ottenere l’accesso. Senza i necessari controlli di sicurezza, in questa situazione complessa diventa davvero difficile individuare una compromissione prima che sia troppo tardi. Ad esempio, gli account aziendali effettuano fino a 50 modifiche al giorno su app, account, descrizioni e immagini autorizzate, oltre all’elevato volume di contenuti postati.

Come ridurre il rischio di furto degli account social in 7 mosse secondo Proofpoint

  1. Implementare gestione degli accessi, password complesse e autenticazione a doppio fattorePassword condivise o deboli, utenti inattivi e monitoraggio manuale delle password aumentano l’esposizione al rischio di un’azienda. Solo gli utenti con effettive necessità di business dovrebbero avere accesso agli account ed essere soggetti a rigide policy sulle password. È comunque consigliabile attivare l’autenticazione a due fattori.
  2. Effettuare un audit regolare delle appSpesso molte applicazioni vengono inavvertitamente autorizzate a connettersi e pubblicare contenuti sugli account social. Si consiglia di dotarsi di strumenti di controllo degli accessi e delle app autorizzate, per procedere con il blocco di quelle fraudolente.
  3. Bloccare in automatico gli account socialSe un account viene compromesso, è importante implementare tecnologie che ne effettuino il blocco automatico per fermare all’istante ogni attività pericolosa degli hacker. Utilizzare una soluzione che realizza snapshot delle informazioni degli account, monitora e avvisa in caso di modifiche o di attività fraudolente, bloccando l’account, può evitare situazioni dannose.
  4. Stabilire un processo per bloccare la pubblicazione di nuovi contenutiSe un account viene compromesso, è necessario procedere con il blocco della pubblicazione di nuovi contenuti, disabilitando le applicazioni in grado di diffondere temi negativi per evitare ulteriori danni.
  5. Sospendere l’accountIn caso di mancato ripristino tramite il reset delle password, è fondamentale informare immediatamente la piattaforma per sospendere l’account. Ogni piattaforma ha le sue modalità e i suoi punti di contatto per segnalare e quindi bloccare un account compromesso.
  6. Sviluppare e testare un piano di azioneSviluppare un piano per rispondere a eventuali furti di account, che comprende messaggi predefiniti per aggiornare i soggetti interessati sulle azioni svolte, la procedura da seguire e i messaggi corretti da dare alla stampa e ai clienti. Effettuare il test del piano per valutarne l’efficacia.
  7. Creare una pagina web di rispostaCreare una pagina web nascosta con un link abbreviato già approvato e pronto in caso di incidente. La pagina dovrebbe avere un template semplice, velocemente modificabile con la risposta più adeguata. Questo link può essere condiviso attraverso i canali più appropriati per trasmettere immediatamente un messaggio chiaro e coerente.