Due le leve fondamentali: sviluppo delle competenze e potenziamento della R&S in ambito high-tech

Rivoluzione 5G: servono obiettivi condivisi

In occasione del convegno 5G Italy 2020 promosso dal Cnit Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, ha condiviso la propria visione sulla strategia che il paese dovrebbe mettere in atto per accompagnare la trasformazione digitale: “Abbiamo bisogno di condividere obiettivi Paese forti e di basare i nostri piani industriali su una visione comune sulla base della quale costruire politiche di medio e di lungo e individuare obiettivi e strumenti. Il 5G è una rivoluzione che può e deve stravolgere in positivo il nostro modo di vivere e di lavorare, consentendoci di incidere profondamente sullo sviluppo del Paese. Per sostenere la rivoluzione 5G occorrerà anche agire su due leve fondamentali: lo sviluppo delle competenze e il potenziamento della R&S in ambito high-tech”.

“A livello di sistema – continua Gayla creazione di un ecosistema 5G deve tradursi nello sviluppo di poli tecnologici di altissimo livello, dando spazio ad esempio alla crescita del mondo delle PMI e delle startup che, insieme al mondo degli operatori di telecomunicazione, ai grandi attori della filiera tecnologica e ai soggetti pubblici, potranno ampliare l’offerta complessiva di servizi a valore aggiunto per imprese, PA e cittadini. A livello di competenze, è necessaria una vera educazione alla cittadinanza digitale, che coinvolge tutti gli strati della popolazione. Dobbiamo formare risorse in grado di supportare i processi di digitalizzazione, attraverso un programma di rilancio degli istituti tecnici e degli istituti tecnici superiori per la formazione di diplomati in informatica e tecnologie digitali in generale, nonché migliorando l’attrattività dei corsi di laurea in materie STEM e dottorati di ricerca industriali. Accanto a questo, nella nostra strategia ‘Next Generation’ deve trovare un posto di rilievo anche il sostegno della domanda per gli utilizzatori del 5G”.