I 7 Emirati registreranno impatti positivi sul mercato del credito al consumo e sulla competitività a livello globale del sistema creditizio

Il bando presentato nel 2012 che prevedeva l’implementazione e la gestione del sistema di informazioni creditizie dei 7 Emirati (Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Ras Al-Khaimah, Umm Al-Quwain e Fujairah) è stato vinto dalla società bolognese CRIF. L’organizzazione italiana è diventata così solution provider sotto la direzione dell’ Al Etihad Credit Bureau (AECB), ente che gestisce appunto il sistema di informazioni creditizie.

Lo sviluppo di un sistema scalabile produrrà impatti positivi sul mercato del credito al consumo e sulla competitività a livello globale del sistema creditizio degli Emirati Arabi facilitando l’accesso al credito a imprese e consumatori, efficientando i processi e riducendo i rischi di insolvenza anche attraverso la promozione di pratiche di credito responsabile.
In particolare, le banche locali potranno prendere decisioni più efficaci ed efficienti grazie a modelli innovativi basati sulla valutazione del profilo creditizio dei richiedenti e, al contempo, i privati cittadini e le imprese potranno godere di un accesso più agevole ai finanziamenti e di condizioni più favorevoli grazie alla disponibilità di una storia creditizia costantemente aggiornata.

La collaborazione con CRIF ci permetterà di sviluppare il principale sistema di informazioni creditizie degli Emirati Arabi, migliorando la trasparenza e la stabilità del settore finanziario del Paese grazie al rispetto dei più alti standard internazionali – ha commentato Marwan Ahmad Lutfi, Amministratore Delegato di Al Etihad Credit Bureau -. Già oggi le banche e gli istituti finanziari hanno a disposizione report completi sui richiedenti credito e a breve ci focalizzeremo sull’obiettivo di raccogliere dati e fornire credit report anche sulle imprese che operano negli Emirati Arabi.”

“Lo sviluppo del credit bureau giocherà un ruolo cruciale nel promuovere nel Paese una cultura del credito più matura e consapevole – aggiunge Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau services di CRIF -. Del resto l’evoluzione del settore finanziario è strettamente collegata alla disponibilità di sistemi informativi efficienti, in grado di consentire un miglioramento della gestione del rischio di credito e dare concreto supporto ai bisogni finanziari di imprese e privati”.

Con una popolazione di circa 9 milioni di abitanti (di cui circa l’87% provenienti da altri Paesi) e un PIL in costante crescita, gli Emirati Arabi Uniti hanno grandi potenzialità. Oltre ad essere oggi il principale mercato di sbocco per le imprese italiane nel mondo arabo (e al 7° posto tra i Paesi di destinazione extra Ue) con esportazioni che hanno superato i 5,5 miliardi di euro, sulla base di quanto riportato nell’ultima edizione del “Doing Business Report” pubblicato da IFC-World Bank si collocano al 23° posto tra i Paesi nei quali lo sviluppo di business è più facile.
Questo spiega il grande interesse da parte di CRIF per il Paese, dove nello scorso mese di ottobre aveva acquistato Dun & Bradstreet UAE, il principale provider di dati e di business information nella regione, in grado di fornire servizi e business information su circa 400.000 imprese locali.