FireEye partecipa Cybertech Europe 2018 con due eventi interattivi pensati per testare le proprie abilità di gestione degli incidenti

Cybertech

È iniziata ieri la due giorni di Cybertech Europe 2018, a Roma, il 26-27 settembre. Forte del suo ruolo leader nell’aiutare le principali piattaforme di social media a contrastare un’ampia operazione sospetta legata all’Iran, FireEye partecipa all’evento con due attività pensate appositamente per mettere alla prova le proprie abilità contro gli hacker e nella gestione degli incidenti: Cyber War Room – un’esperienza in cui è possibile testare direttamente le capacità contro gli hacker – e Cyber Attack Simulation – sessione interattiva per scoprire come affrontare un’incidente informatico dentro e fuori l’azienda.

Lo scorso mese, FireEye ha identificato un’operazione di influenza legata all’Iran e rivolta a USA, UK, America Latina e Medio Oriente. In particolare, l’operazione – iniziata almeno nel 2017 – si avvale di falsi siti di notizie e account social per promuovere messaggi politici in linea con gli interessi iraniani: anti Arabia Saudita, anti Israele e pro Palestina, e a favore di specifiche politiche degli USA favorevoli all’Iran stesso, come l’accordo sul nucleare.

Secondo le indagini svolte dal team di Intelligence di FireEye, l’attività sospetta avrebbe origine da attori iraniani. Tale conclusione è supportata da una combinazione di indizi, tra cui i dati di registrazione dei siti e l’associazione degli account social con numeri di telefono iraniani – oltre alla promozione di interessi politici del paese.

Gli esperti di FireEye esprimono comunque cautela circa l’origine dell’operazione, esistendo una seppur minima possibilità che questa non provenga dall’Iran. È inoltre importante sottolineare che i fatti suggeriscono che essa non sia stata specificamente progettata per esercitare qualche influenza sulle midterm elections americane, e che vada ben oltre l’audience e la sfera di interessi americane.

In conclusione, l’attività scoperta mette in evidenza che molteplici attori continuano a impegnarsi e a sperimentare con operazioni di influenza online, guidate dai social media, come mezzo per plasmare il discorso politico. Queste operazioni si estendono ben oltre quelle condotte dalla Russia, che negli ultimi anni è stata spesso al centro della ricerca sulle operazioni di informazione. La nostra indagine illustra anche come la minaccia rappresentata da tali operazioni di influenza continua ad evolversi e come tattiche di influenza simili possano essere utilizzate indipendentemente dai particolari obiettivi politici o ideologici perseguiti.