Con CoreOS, Red Hat consolida la tecnologia per aiutare i clienti a realizzare e gestire applicazioni containerizzate in ambienti ibridi e multicloud

Trasparenza e collaborazione: la sfida dei brand

Red Hat ha siglato un accordo definitivo per l’acquisizione di CoreOS, ileader di mercato nelle soluzioni Kubernetes e container-native, per $250 milioni, importo soggetto ad aggiustamenti in fase di chiusura che non si prevede siano materiali. L’acquisizione di CoreOS permetterà a Red Hat di offrire ai clienti la possibilità di sviluppare qualunque applicazione e implementarla in qualsiasi ambiente con la flessibilità assicurata dall’open source. Combinando le capacità di CoreOS con la già ampia gamma Kubernetes e container a marchio Red Hat, compreso Red Hat OpenShift, l’azienda mira ad accelerare ulteriormente l’adozione e lo sviluppo della principale piattaforma hybrid cloud per carichi di lavoro moderni.

A mano a mano che le applicazioni migrano verso ambienti ibridi e multicloud, un numero crescente di aziende si avvale dei container per creare, implementare e spostare le applicazioni più facilmente da, per, e tra cloud. IDC ha evidenziato “Sostanziali avanzamenti nell’adozione, semplificazione e portabilità nel cloud sono in arrivo. La domanda di cloud continua a crescere, e le aziende prevedono che i loro investimenti futuri saranno focalizzati principalmente sulle architetture cloud. La crescente sofisticazione dei container fa sì che i clienti guardino ai loro application platform provider per aiutarli a utilizzarli per trasportare ed estendere le attuali applicazioni in produzione in ambienti public o private cloud.”

Fondata nel 2013, CoreOS è stata creata con l’obiettivo di sviluppare e rendere disponibili infrastrutture per organizzazioni di tutte le dimensioni speculari a quelle delle grandi software company, aggiornando e realizzando patch in automatico per i server e risolvendo problemi quali downtime, sicurezza e resilienza. Dalle prime attività volte a promuovere leggeri sistemi operativi Linux ottimizzati per i container, CoreOS è diventata nota per le sue tecnologie che abilitano l’ampia adozione di applicazioni containerizzate scalabili e resilienti.

CoreOS è la creatrice di CoreOS Tectonic, piattaforma Kubernetes enterprise-ready che offre operatività automatizzata, abilita la portabilità tra private e public cloud provider, basata su software open source. Commercializza inoltre CoreOS Quay, un enterprise-ready container registry. CoreOS è nota anche per molte delle innovazioni open source al centro delle applicazioni containerizzate, tra cui Kubernetes, dove è il principale contributore; Container Linux, una distribuzione Linux leggera sviluppata e mantenuta da CoreOS che automatizza gli aggiornamenti software ottimizzata per i container; etcd, il data store distribuito per Kubernetes; e rkt, application container engine donata alla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), che ha contribuito alla definizione dell’attuale standard Open Container Initiative (OCI).

Red Hat è stata tra i primi ad abbracciare i container e la loro orchestrazione e ha contribuito in modo significativo alle relative comunità, compresa Kubernetes, dove è il secondo contributor dietro a Google. Red Hat è leader anche nel consentire alle aziende di tutto il mondo ad adottare applicazioni container-based, compreso il lavoro fatto su Red Hat OpenShift, la più completa piattaforma Kubernetes del mercato. Oggi con CoreOS, Red Hat amplia la sua leadership sia nelle comunità upstream sia nelle soluzioni enterprise container-based.