Intergic affianca le aziende per raggiungere velocemente il ritorno sull’investimento, nonostante nell’agro-alimentare i margini di vendita siano notoriamente bassi

Food and beverage: recuperare il ritardo tecnologico

Per stilare una serie di consigli e best practice, Intergic, digital solution provider per l’e-commerce e il digital marketing, con il suo brand storico, FACT-Finder, ha analizzato il mondo del commercio elettronico alimentare. L’obiettivo principale è accompagnare l’agro-alimentare italiano, fatto di eccellenze e di Docg conosciute in tutto il mondo, a crescere nel grocery online e a raggiungere il ROI in tempi brevi, nonostante la presenza di bassi margini.

L’esperienza di FACT-Finder parte dalle motivazioni che spingono a fare la spesa online che, come riporta EY, sono legate soprattutto alla comodità della consegna a domicilio (56%), alla flessibilità di poter acquistare in qualsiasi momento e giorno (47%), all’ampia scelta a disposizione (43%) e, infine, alla convenienza (39%).

Come indicano i dati di Statista-Netcomm, la quota delle vendite di food & beverage online è in aumento: se nel 2016 in Europa il comparto ha messo a segno vendite per 10 miliardi di dollari, nel 2021 si prevede varrà 18 miliardi con un incremento del 13%. Stesso andamento anche in Cina con un aumento del 23% a quota 30,3 miliardi di dollari e negli USA che dovrebbero registrare un +11% per un giro d’affari pari a 15,2 miliardi sempre nel 2021.

La ricerca NetRetail di Human Highway per NetComm indica che la spesa alimentare online in Italia è in costante crescita dal 2014. L’elaborazione a giugno 2015 mostra una quota del 16% del totale acquistato in rete, che sale al 20% nel marzo del 2016 per arrivare al 24% nel marzo di quest’anno.

L’indagine sottolinea che sono i compratori multidevice ad acquistare più frequentemente e, ovviamente, comprano di più in tutte le merceologie. Il consiglio è aumentare la conoscenza nei consumatori, anche se l’obiettivo di aumentare i profitti in un comparto molto competitivo, composto da molti player e con bassi margini, è un’impresa ardua, ma raggiungibile, attraverso strumenti di search & navigation affidabili e performanti, che offrono una ricerca tollerante all’erroremultilingua e completamente influenzabile per contribuire ad aumentare il tasso di conversione.

Soluzioni imprescindibili quando si prendono in considerazione le analisi di A.T. Kearney sui motivi per cui i consumatori non acquistano in rete i prodotti alimentari: soddisfatti delle possibilità di acquisto già presenti (66%); i prodotti non possono essere testati/visionati (60%); incertezza sulla qualità dei prodotti (54%); i prodotti non possono essere usati subito (45%).

Aumentare la rilevanza dei risultati di una ricerca, per fare in modo che la risposta sia pertinente al prodotto cercato, così come la personalizzazione dello shopping online e l’immediatezza del risultato sono elementi fondamentali, perché, come dimostra FACT-Finder, il fattore tempo è decisivo, quindi anche la reperibilità dei prodotti online lo deve essere.

Nell’elenco dei consigli di FACT-Finder, oltre ai troppi risultati di una ricerca che rischiano di far desistere dall’acquisto, spicca anche la necessità di definire l’antonimo (in pratica individuare le coppie di nomi contrari) per escludere i prodotti non affini a una search. Al di là dell’adozione di un approccio molto ben targettizzato e costruito ad hoc sulle ricerche degli utenti, è fondamentale utilizzare strumenti tecnologici che auto-apprendono per fornire risultati più rilevanti, anche in presenza di ricerche multiparola.

Tutte le interazioni con i propri consumatori sono delle impronte che vanno analizzate e tenute in considerazione per migliorare i risultati. L’esperienza dell’e-shopper deve essere piacevole, coinvolgente, grazie anche all’affinamento di una ricerca con domande, attraverso i filtri e le categorie (dietetici, vegano, commercio equo-solidale, senza glutine, senza lattosio) che permettano di migliorare il viaggio del consumatore dalla ricerca alla finalizzazione dell’acquisto. L’analisi dei comportamenti online e degli acquisti fornisce altre informazioni rilevanti che consentono a un e-retailer di proporre i prodotti che una persona acquista più frequentemente.

Aumentando la rilevanza dei risultati di ricerca, anche in presenza di ricerche complesse, si contribuisce a personalizzare l’esperienza di acquisto – sottolinea Marino Casucci, Country Manager di FACT-Finder -. Se a ciò aggiungiamo anche la possibilità di offrire a ogni cliente dei risultati personalizzati e la possibilità di effettuare acquisti velocemente per arrivare in pochissimi click al carrello, il risultato è garantito. Ovviamente, non possiamo tralasciare il fatto che ogni e-commerce debba essere sempre ricco di dettagli e contenuti collegati ai prodotti e, soprattutto, che siano rilevanti per i consumatori. Un ultimo step fondamentale per un retailer è offrire una vasta gamma di sistemi di pagamento e una logistica lineare e fluida”.

Per presentare da vicino i casi di successo di FACT-Finder, Intergic partecipa a Netcomm Focus Food 2017, in programma il prossimo 17 novembre a Palazzo Mezzanotte. L’appuntamento milanese con il mondo del Food si pone l’obiettivo del “Ridisegno dei nuovi equilibri” per individuare le risposte dell’agroalimentare e i bisogni chiave del consumatore.