L’AI è già qui e sono tanti gli ambiti in cui la troviamo applicata, dal settore automotive, a quello della Smart Home e del Customer Care. La vision di Nuance

AI per le città del futuro: al via SCC Innovation Hub & Living Lab

Ci chiediamo spesso come l’intelligenza artificiale (AI) cambierà le nostre vite senza renderci conto che questo tipo di tecnologia è già dappertutto e permea ogni singolo aspetto della nostra vita. Un equivoco, che forse dipende dall’utilizzo abusato del termine intelligenza artificiale, che in realtà si riferisce semplicemente ad una tecnologia dove le macchine replicano il modello di apprendimento degli umani in maniera continua mediante meccanismi di deep learning.

Nuance, azienda presente globalmente e con una filiale in Italia che conta più di 100 dipendenti, è uno dei principali player nell’ambito dell’AI, già pioniera fin dagli anni ’90 e che vanta soluzioni per il campo vocale in più di 80 lingue e oltre 10.000 strutture sanitarie tra i propri clienti.

L’AI di Nuance nell’Automotive

Il settore dell’automotive è stato uno dei principali mercati verticali che ha aggredito Nuance fin dagli anni ‘90 con l’integrazione sul modello top di gamma Classe S Mercedes di una soluzione di dettatura di numeri telefonici di nicchia. Oggi sono più di 180 milioni le auto di tutte le case automobilistiche che integrano la tecnologia di Nuance.

L’obiettivo in ambito automotive è quello di fornire all’utente un’esperienza fluida e intuitiva in maniera assolutamente sicura. Come? Mediante un Assistente Automotive che è simile a quello presente sugli smartphone, ma che è consapevole di essere su un’automobile e ha quindi tutte le potenzialità per consentire al conducente di svolgere, solamente tramite comando vocale, in totale sicurezza, attività potenzialmente pericolose come leggere o scrivere messaggi, individuare punti di interesse, attivare il navigatore, selezionare canzoni, rispondere al telefono, anticipando anche i desideri degli utenti sulla scorta dell’esperienza man mano fatta conoscendo progressivamente i gusti, gli interessi e le abitudini dell’utente. Dragon Drive, la piattaforma di Nuance per l’automobile connessa basata su intelligenza artificiale (AI), è nata proprio con questa finalità e continua ad essere costantemente migliorata per un’esperienza utente sempre più ottimizzata.

L’AI nella Smart Home

Se è vero, come afferma un’indagine di McKinsey Connected Home, che il 51% delle persone ammette di avere lasciato accidentalmente accese le luci, il 41% la tv, il 35% la corrente alternata quando non è necessario, o che il 31% non ricorda se ha chiuso porte e finestre, si capisce in maniera  immediata come la tecnologia possa fornire un sostegno importante per semplificare la vita all’interno della dimensione domestica. L’AI in quest’ambito ha subito un notevole impulso con la rivoluzione imposta dall’Internet of Things e consentirà ai dispositivi smart di raccogliere dati relativi ai diversi membri della famiglia al fine di prevedere, personalizzare e configurare contestualmente, di volta in volta, le preferenze personali in situazioni specifiche, ancora una volta assecondando i gusti e le abitudini del singolo utente.

L’AI di Nuance per la Smart Home offre domini specifici per risolvere le sfide di ciascun ecosistema e propone dal sistema per gestire le luci, a quello per gestire l’impianto di raffreddamento o riscaldamento, alla tv, alla musica e così via. In questo contesto risulta particolarmente interessante il lancio di Nuance Loop, una piattaforma di marketing basata su intelligenza artificiale (AI) e data analytics che offre agli operatori la possibilità di ridurre il tasso di insoddisfazione degli utenti e, contestualmente, di aumentare il ricavo medio per utente (ARPU) grazie a una normale piattaforma che offre servizi continuamente ottimizzati.

L’AI nel Customer Care

L’intelligenza artificiale trova applicazione anche in ambito enterprise per migliorare la relazione tra azienda e clienti agendo per ridurre il gap nei servizi che le aziende offrono a livello di relazioni con la clientela e le aspettative della clientela stessa, per una relazione più veloce, intuitiva e ottimizzata che si traduce nell’aumento della soddisfazione del cliente e in maggiori ricavi per l’azienda stessa. Per i consumatori è fondamentale essere accompagnati nella finalizzazione di un acquisto o nell’effettuare transazioni anche complesse o trovare in maniera semplice e veloce le informazioni necessarie conversando con il sistema in maniera naturale. Diventa poi possibile ottimizzare e personalizzare l’autenticazione e l’identificazione attraverso i sistemi di biometria, potendo così finalmente abbandonare password, domande di sicurezza e codici.

In quest’ambito Nuance propone Nina (Nuance Interactive Natural Assistant), un assistente virtuale che offre un’esperienza di customer service omnicanale sotto forma di dialogo dalle caratteristiche umane.

AI: quale direzione?

Se le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono già moltissime, l’industria non si ferma e si muove nella direzione di un ulteriore progresso nella fornitura di questo tipo di tecnologia, che in futuro sarà sempre più conversazionale. Il che si traduce nel fatto che si dovranno abilitare gli assistenti digitali allo svolgimento di una conversazione reale che vada al di là di quanto previsto dagli script programmati. Il futuro dell’intelligenza artificiale comprende: dialoghi dinamici reali, argomentazione basata su conoscenze, contesto e personalizzazione per attribuire un senso agli enunciati linguisticamente incompleti oppure ambigui, oltre ad API semantiche per collegarsi ad altri servizi e consentire l’orchestrazione tra fonti diversi e l’interazione con ulteriori assistenti virtuali di terze parti.

Siamo pronti a tutto questo?