HiPay illustra gli step e i periodi storici che hanno portato dal baratto ai pagamenti contactless e alla supremazia di società come Amazon

HiPayGruppo FinTech francese specializzato in pagamenti digitali, ripercorre attraverso un’infografica la storia dell’e-commerce e dei metodi di pagamento in Italia. Seppur ancora in fase di crescita, il Bel Paese oltre ad essere il quinto mercato online in Europa, è una delle realtà economiche in cui i pagamenti digitali hanno preso subito piede.

La società francese illustra gli step e i periodi storici che hanno portato dal baratto ai pagamenti contactless e alla supremazia di società come Amazon.

Intorno al 1200 a.C non esisteva ancora un sistema monetario, per questa ragione il metodo di pagamento adottato dalle persone si basava sullo scambio di beni e bestiame. I primi ritrovamenti di monete si hanno nel 600 a.C nell’antica Anatolia, territorio corrispondente alla Turchia moderna.

Il 1861 rappresenta una data significativa per il sistema monetario italiano poiché corrisponde all’introduzione della Lira come valuta: quasi 100 anni dopo viene presentata Diner’s Club, come la prima carta di credito italiana e successivamente American Express nel 1971. 

1º gennaio 2002, l’euro entra in vigore in ben undici Paesi europei, Italia compresa, segnando un cambiamento importante nel mondo del commercio del nostro paese.  

Nei primi anni del 2000 iniziano a affermarsi nuovi metodi di pagamento come Target 2 e nel 2013 SisalPay, per consentire agli e-shopper italiani di pagare i loro acquisti online in contanti in uno dei 45.000 punti di vendita partner. L’anno successivo vengono perfezionati ipagamenti SEPA affermandosi come metodo di pagamento.

Dal 2016 i clienti Vodafone sono in grado di effettuare pagamenti mobile NFC attraverso PayPal con il servizio di Vodafone Wallet.

Con l’ingresso di Apple Pay e Amazon Pay in Italia, inizia a svilupparsi un processo di innovazione per i pagamenti digitali a sostegno della crescita del mercato elettronico, che cominciò a prendere forma nel lontano 1992 grazie al gruppo Euronics e al lancio del suo sito italiano – il secondo più grande mercato del marchio internazionale dopo la Germania – e l’ingresso di eBay nel 1998.

L’inizio del ventesimo secolo segna una svolta nell’e-commerce italiano con l’arrivo di Amazon, anche se il brand spediva già i suoi prodotti agli e-shopper italiani dagli Stati Uniti fin dal 1995.

Nel corso del secondo decennio del 2000, nel settore della moda online si affermano le piattaforme di Asos e Zalando, quest’ultimo è diventato i rapidamente il più grande sito web di e-commerce in Italia.

Grazie all’ingresso nel mercato di grandi player internazionali e all’innovazione tecnologica in tema di sicurezza attuata da società come HiPay, nel 2016 le vendite al dettaglio online hanno raggiunto i 19,9 miliardi di euro con un incremento del 20% rispetto al 2015.

Ma qual è lo scenario attuale dei sistemi di pagamento online in Italia? Il gruppo FinTech evidenzia il regresso dell’utilizzo dei contanti per gli acquisti elettronici (4%), confermando la carta di credito come metodo di pagamento più utilizzato nel nostro paese (pari al 49%), seguito da PayPal al 39%.