IsiameD in un convegno che si è svolto a Milano traccia le linee dello sviluppo delle nostre imprese, tra digitalizzazione e cooperazione internazionale

La nuova economia globale senza confini vive di comunicazione e tecnologia digitale che porta innovazione nel modo di produrre, di gestire un’impresa, di presentare un prodotto, di entrare in dialogo, di comunicare, creare mercato e penetrare nei mercati internazionali.

L’Italia è in ritardo e per questo è scesa in campo IsiameD, una management company che crea il valore d’impresa nell’utilizzo delle tecnologie del digitale e sul digitale fonda lo sviluppo delle imprese italiane e lo sviluppo delle collaborazioni.

“L’idea di IsiameD è quella di aiutare le nostre piccole e medie imprese ad essere pronte all’arrivo della banda larga e della fibra ottica che nell’arco di qualche anno coprirà l’intero territorio italiano ed arriverà in tutte le case degli italiani” spiega Gian Guido Folloni, presidente dell’Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo (IsiameD) durante il convegno “Innovazione e Iinternazionalizzazione: il modello digitale italiano”, dove sono stati presentati alcuni progetti concreti realizzati o in fase di realizzazione in vari comparti dell’economia.

Erano presenti l’agroalimentare, con la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), la ristorazione, con l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, ed anche alcuni albergatori fiorentini che hanno sottolineato l’importanza della necessità di riappropriarci della nostra italianità, come modello alternativo da proporre al ricorso di modelli di turismo che spesso arrivano dall’estero.

Proprio l’italianità è diventato un criterio per studiare modelli di innovazione nei vari comparti all’interno dell’Istituto, che intanto porta avanti attività di cooperazione anche a livello internazionale, come la partnership col Marocco, per cui era presente l’ambasciatore in Italia Hassan Abouyoub, che ha evidenziato come l’evoluzione del modello di cooperazione tra i due Paesi passa necessariamente dalle tecnologie digitali e dal processo di digitalizzazione, per creare un’area del Mediterraneo finalmente ricca, stabile e libera da conflitti, fonte di ricchezza per tutti.

Durante il convegno è intervenuto anche Hu Kun, amministratore delegato del Gruppo ZTE Italia, una importante telecom cinese con la quale IsiameD collabora per portare la sua tecnologia nel nostro Paese nel rispetto delle singole peculiarità e stile di vita di ogni realtà territoriale, perché “bisogna partire dal presupposto che l’innovazione sarà vissuta dal territorio e dalla popolazione che vive su di esso”.

Proprio a rimarcare la dimensione territoriale dell’innovazione, che però deve fare da volano a un processo di internazionalizzazione è stato il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala.

“La Lombardia sta facendo molto per rimanere competitiva e indubbiamente la digitalizzazione è uno dei nostri asset strategici – afferma Sala -. Nel marzo del 2016 abbiamo siglato un accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico per investire per la massima diffusione della banda larga e ultra larga entro il 2020 per raggiungere gran parte della popolazione lombarda. Il futuro della nostra regione passa necessariamente da questo tipo di infrastrutture, che sono fondamentali per comunicare in maniera più rapida ed efficiente, portando ad un abbattimento dei confini geografici e insieme ad un processo di internazionalizzazione che ha l’obiettivo di portare le nostre eccellenze nel mondo”