AKCP forte dell’esperienza guadagnata in più di 35 anni di attività, propone una vasta offerta di prodotti dedicati al monitoring: vediamo quali sono i più interessanti.

L’offerta di AKCP è composta da sensori, centraline e server software di gestione. La sua gamma di prodotti si rivolge sia ai datacenter, sia a qualsiasi spazio che debba essere monitorato in termini di sicurezza (telecamere, sensori fumo), controllo accessi (sensori di apertura porte e di presenza ), dati ambientali (temperatura, umidità, presenza acqua) e di potenza (sensori di tensione AC/DC, amperaggio, controllo relé).

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In Italia, i prodotti AKCP vengono utilizzati a partire dalla Farmacia Manfreda di Bari, ad una base militare Nato presente sul territorio. Anche i sistemi di trasformazione dell’energia elettrica progettati da Siemens per conto di Enel adottano soluzioni AKCP. Così come il gruppo Finmeccanica, Selenia e molti altri… hanno utilizzato SensorProbe e SecurityProbe per soddisfare le esigenze di clienti importanti, come gli operatori di telefonia mobile. Ma i dispositivi AKCP si trovano anche su alcune piattaforme petrolifere e giacimenti di estrazione idrocarburi di Eni.

Ma, come dicevamo, i dispositivi SensorProbe e SecurityProbe trovano funzione d’uso anche in contesti più modesti. I casi d’uso sono tantissimi, facciamo qualche esempio:

  • Farmacie, Ristoranti e Bar per il controllo della temperatura (direttive ASL – HACCP)
  • Depositi di merce alimentare
  • Depositi farmaceutici
  • Laboratori Chimici
  • Aziende vinicole e agricole
  • Stazioni di Telecomunicazioni Radio (antenne ripetitori per cellulari)
  • Impianti di gestione e trasformazione energia elettrica
  • Controllo Industriale
  • Controllo Accessi
  • Piccoli Ced
  • Data Center

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Un sistema di monitoraggio AKCP è composto da una serie di sensori, da una centralina a cui vanno collegati tali sensori e dal software di gestione. I sensori si occupano di rilevare determinate condizioni (presenza d’acqua, temperatura, apertura porte, etc..) e di trasmettere le informazioni alla centralina per la successiva elaborazione. Se necessario possono anche azionare degli interruttori a relé. I sensori sono costituiti dal sensore vero e proprio e da un cavo che termina con una presa RJ-45 da collegare alla centralina; è possibile usare dei cavi di rete come prolunghe entro i limiti segnalati per ciascun sensore, dunque si possono sfruttare le strutture già esistenti come le canaline per i cavi di rete quando si installano questi dispositivi in edifici precablati o storici.

Come accennato i sensori sono di 3 tipi: ambientali, di potenza e di sicurezza. Al primo gruppo appartengono sensori per la rilevazione di temperatura (anche con termocoppia J-K), umidità, presenza acqua, livello carburanti/liquidi (a sonda e ad ultrasuoni), flusso d’aria; il secondo gruppo è composto da sensori di potenza che si occupano di rilevare informazioni circa la tensione e l’amperaggio della corrente elettrica, interruttori a relé corrente AC/DC e sensori dry contact (ricevono in input un segnale elettrico da sistemi di allarme, antincendio, UPS, HVAC, etc.. e devono essere configurati/calibrati dall’utente). Al terzo appartengono sensori per il rilevamento di vibrazioni, apertura finestre/porte, movimento, presenza fumo.

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AKCP offre 3 soluzioni: la gamma SensorProbe, che offre tutte le funzioni necessarie a gestire i sensori, la gamma SecurityProbe, che aggiunge il supporto alle telecamere (prodotte dalla stessa AKCP), una maggiore espandibilità del numero di sensori gestibili e un sistema operativo con maggiori capacità (ad esempio gestione dell’escalation).

SPC+ trasforma un Rack in uno Smart Rack grazie a IoT

L’ultimo prodotto nato in casa AKCP è SPC+ (Smart Power Controller) un dispositivo che coniuga le capacità di SensorProbe e SecurityProbe a cui aggiunge la possibilità di gestire una qualsiasi PDU (Power Distribution Unit). SPC+ è un prodotto nato appositamente per trasformare un Rack in uno Smart Rack IoT.

Video SPC+ e Smart Rack IoT

Tra le espansioni non mancano anche i modem GSM!

I modelli sensorProbe 2, SensorProbe 4 e SensorProbe 8 consentono l’utilizzo, rispettivamente, di 2, 4 e 8 sensori così da coprire una buona gamma di casi. SensorProbe 8 è anche disponibile con 20 o 60 porte Dry Contact. I modelli della serie securityProbe sono il top di gamma e, in aggiunta alle funzioni offerte dai sensorProbe, permettono di gestire le telecamere AKCP e certificate ONVIF e , i sensori intelligenti e di espandere il numero totale di sensori gestibili tramite i moduli aggiuntivi (fino a 500 sensori).

Il dispositivo più piccolo della famiglia è il SensorProbe2, che supporta fino a 2 sensori ed ha un costo di 235 euro

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Da questo modello si puó solo salire in numero di sensori collegabili. Con alcuni modelli e interfacce, il sistema è ampiamente espandibile.
La famiglia SecurityProbe aggiunge a tutte le funzioni del SensorProbe, ma con logiche di escalation più complesse e il supporto di telecamere.

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L’elemento chiave di questi dispositivi è la messa in produzione o, per dirla in parole più semplici, il setup/installazione.

SensorProbe e SecurityProbe si collegano come un pc in rete e prendono l’indirizzo IP dal DHCP (o al limite si setta manualmente).
Una volta in rete, la configurazione si effettua tramite un browser dato che i dispositivi hanno un webserver integrato e per funzionare non necessitano di altro software esterno.
Alla fine si collegano i sensori

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Il software

Ogni dispositivo AKCP dispone di un proprio web server integrato che lo rende indipendente e completamente funzionante senza ulteriori aggiunge.

Per architetture più complesse è anche possibile installare una console con la quale conciliare e orchestrare, da un’unica interfaccia, qualsiasi dispositivo.

AKCess Pro Server è la soluzione software centralizzata che permette di gestire i sensori; viene fornito con tutte le centraline AKCP e richiede un sistema operativo Windows Server 2008 R2 o più recente per l’installazione.
Il software presenta 5 macro aree di lavoro: monitoring, controllo accessi, presenza oraria, notifiche e registrazioni video, ciascuna dedicata ad un preciso scopo. La scheda monitoring è l’area di lavoro principale: è qui che si possono gestire i dispositivi hardware come sensori ambientali, di potenza, telecamere, etc.

AKCess Pro riconosce automaticamente i dispositivi, e inoltre è compatibile con prodotti di terze parti che si basano su protocollo SNMP, diventando dunque una centrale di controllo in grado di governare un’infrastruttura eterogenea e anche complessa: non ci sono limiti al numero di dispositivi controllabili.
Ad ogni sensore è associabile una scheda in cui vengono visualizzati i dati che il sensore stesso monitora tramite grafico o mappa; particolarmente interessante è la thermal map del sensore di temperatura.

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