Il 94% degli italiani possiede almeno uno smartphone e per il 63% è un bene irrinunciabile. Tra i giovani la percentuale sale al 100%

Smart-Mobile

Secondo una ricerca condotta da Findomestic, il 94% del campione di popolazione tra i 18 ed i 64 anni possiede almeno uno smartphone, la percentuale raggiunge il 100% tra i giovani dai 25 ai 29 anni. Dalla ricerca emerge che il 16% degli italiani ne possiede anche più di uno e sono soprattutto gli uomini ad utilizzare un maggior numero di cellulari, per motivi personali o di lavoro (23%).

Quando si acquista uno smartphone, più di 8 italiani su 10 scelgono il pagamento dell’intero importo in un’unica soluzione. La spesa media per lo smartphone si attesta intorno ai €321 e i 18–34enni arrivano a spendere €385, anche se spesso sono costretti a rinunciare a qualcosa (44%): soprattutto attività di svago (30%) e capi di abbigliamento (26%), seguono pasti fuori casa (14%) e viaggi (14%).

Gli over 55 ricorrono più degli altri all’acquisto a rate del telefono, sia in combinazione con un piano tariffario (16%), sia senza (12%) seppur spendano di media meno dei giovani (€279).

f1Il 54% degli intervistati aspetta che il proprio smartphone si rompa prima di acquistarne uno nuovo, mentre un altro 27% lo cambia dopo almeno due anni dall’acquisto.

I giovanissimi (18-24enni) cambiano il proprio smartphone più frequentemente rispetto al totale campione: il 35% ne acquista uno nuovo entro i due anni (contro il 15% del totale intervistati).

Sono sempre più numerosi i beni di uso quotidiano che fino a qualche anno fa erano un must e che ora sono stati sostituiti da smartphone sempre più multifunzione. Quasi 2 intervistati su 3 (65%) hanno ad esempio dichiarato di non usare più la tradizionale sveglia per alzarsi presto la mattina ma la suoneria del loro cellulare.f2

La qualità sempre maggiore delle fotocamere dei nuovi cellulari ha inoltre permesso di sostituire le macchine fotografiche (61%) e le videocamere (31%), anche la calcolatrice (58%), il navigatore (52%), l’orologio (45%) e la torcia (34%) non sono più indispensabili quando si ha a portata di mano uno smartphone.

Il 63% di coloro che possiede almeno uno smartphone fa uso di un PIN personale per tutelare la propria privacy, il 49% verifica sempre se c’è una rete wi-fi disponibile quando si reca in un posto nuovo e per il 63% lo smartphone è un bene irrinunciabile di cui non può più fare a meno. La quota arriva al 74% tra i giovani dai 18 ai 34 anni, i quali non perdono occasione per controllare lo smartphone anche quando sono fuori con amici o familiari per chattare, usare i social network o le app (51% contro il 40% del totale campione). Per i giovanissimi (18-24enni), inoltre, avere l’ultimo modello disponibile sul mercato è un modo per sentirsi ben visti dagli altri (30% contro il 18% del totale campione).

Rimane pressoché stabile, rispetto allo scorso anno, l’età giusta per comprare il primo cellulare al proprio figlio: per il 70% degli intervistati è quella compresa tra gli 11 e i 14 anni, ovvero il periodo tra l’inizio delle scuole medie e quello delle superiori. Il 20% del campione crede sia giusto comprarlo dopo i 15 anni, mentre solo il 7% pensa sia opportuno regalare il primo cellulare entro il 10° compleanno.

Quando si tratta di acquistare il primo telefono la sicurezza è la motivazione prevalente: il 60% dei genitori compra infatti il telefono per permettere ai figli di chiamarli in caso di necessità o di pericolo. Seguono, più distanziati, la volontà di non farli sentire esclusi dai propri amici (perché tutti hanno il cellulare), pari al 44%, e il desiderio di controllo: il 42% crede infatti che così sia possibile controllarli meglio, eppure solo un genitore su due (47%) ha un figlio che risponde sempre alle sue telefonate.

Per quanto riguarda il sentiment, la soddisfazione degli italiani per la situazione del Paese è stabile, mentre quella per la propria condizione personale è in calo rispetto al mese scorso.