Dall’utilizzo dell’Open Innovation in azienda per migliorare la qualità dei propri prodotti e per risolvere problematiche complesse attraverso il supporto di startup innovative, all’introduzione della tecnologia IoT per dare maggior valore ai propri macchinari e gestire la pressione competitiva di nuovi operatori stranieri: a R2B-Smau Bologna saranno raccontate esperienze di aziende del territorio che hanno trasformato la propria attività in Industria 4.0. Aperte fino al 19 maggio le candidature per partecipare al Premio.

Intelligenza Artificiale e Blockchain

L’Industria 4.0 sarà uno dei temi al centro della prossima edizione di R2B-SMAU e delle numerose esperienze di aziende del territorio vincitrici del Premio Innovazione condivise nel programma di Live Show. Le aziende che hanno un progetto di innovazione che ha come tema l’ industria 4.0 possono presentare la propria candidatura sul sito www.smau.it.

Dall’utilizzo di tecnologie abilitanti come la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale, allo sviluppo di progetti di utilizzo dell’Internet delle Cose per rendere “più intelligenti” i propri macchinari e permettere al personale di gestire da remoto la manutenzione e il controllo del loro funzionamento, dalla prototipazione rapida attraverso la stampa 3D fino alla robotica, R2B e Smau porteranno in scena le esperienze delle aziende del territorio affinché possano diventare dei modelli da seguire per realtà simili. L’evento sarà inoltre l’occasione di parlare del Piano Industria 4.0 e di confrontarsi sulle opportunità e sugli incentivi per le aziende che fanno innovazione al proprio interno. Inoltre, una selezione di startup e spin off della Regione avrà il compito di mostrare concretamente le ultime innovazioni per il settore dell’Industria.

Le aziende vincitrici dell’Edizione 2017 del Premio Innovazione R2B-Smau erediteranno lo scettro di importanti nomi italiani e internazionali dell’Industria che lo scorso anno si sono distinti per i loro progetti altamente innovativi. Tra tutti Barilla, vincitrice con il progetto Design Thinking: un nuovo approccio allo sviluppo dei prodotti attraverso il coinvolgimento di diversi team di lavoro interdisciplinari e internazionali che hanno avuto il compito di progettare nuovi prodotti partendo dalle reali esigenze dei consumatori. Un approccio simile è stato utilizzato dal gruppo Electrolux, che ha introdotto al proprio interno un team che ha il compito di fare da ponte tra ecosistemi esterni di innovatori e le proprie funzioni aziendali. Ed è proprio attraverso la collaborazione con la startup bolognese OL3 Solutions, individuata attraverso uno speed date, che l’azienda sta portano l’approccio lean oltre i processi produttivi, implementando soluzioni efficienti per la calibrazione delle sequenze di assemblaggio. Una strategia di sviluppo che pende il nome di Open Innovation e che rappresenta la nuova modalità con cui le imprese più moderne rispondono oggi alle loro esigenze di ricerca e sviluppo in maniera coerente con la rapidità d’azione che l’attuale contesto competitivo richiede: non più attraverso reparti interni, bensì attraverso l’incontro con attori economici esistenti, in primis con le startup innovative e il relativo ecosistema di incubatori e acceleratori. Il tema dell’Open Innovation sarà al centro di uno Live Show in cui saranno presentati i dati del Primo Osservatorio sui modelli di Open Innovation in Italia realizzato da Smau, Assolombarda e Italia Startup.

Ha completamente rivoluzionato la comunicazione interna nell’ambito delle sue quattro sedi operative italiane e della sede centrale negli stati uniti Acetum, la maggiore azienda esportatrice di aceto balsamico di Modena IGP. L’azienda, attraverso un progetto realizzato con il partner Centro Computer ha permesso a tutti i dipendenti di comunicare in video conferenza attraverso l’utilizzo di Skype for Business. Aco Passavant, azienda leader nel drenaggio e trattamento delle acque ha presentato a R2B e Smau l’esperienza di adozione di sistema innovativo per la realizzazione di cataloghi e listini in grado di gestire le complessità di codici e descrizioni tecniche che caratterizzano i cataloghi dell’azienda. E’ di Ducati, invece, il progetto per la realizzazione di un’unica piattaforma di applicazioni per gestire i rapporti con i 750 punti vendita sparsi per il mondo. E’ nato con l’obiettivo di aggiungere valore alla produzione per competere con nuovi attori che si affacciavano sul mercato internazionale il progetto del Gruppo Minerva Omega realizzato in collaborazione con Microsoft. Per sviluppare in modo razionale ed organico la relazione uomo-macchina-rete (IoT e M2M), il Gruppo Minerva Omega ha deciso di creare uno Spin-Off, con lo scopo di fare ricerca e sviluppo specializzato in questo settore. Nel 2013 nasce la DSC Nexus, che oggi non solo produce valore aggiunto ai prodotti aziendali, ma permette al Gruppo di essere Partner di altre aziende, addirittura concorrenti, clienti direzionali e clienti che richiedono progetti ad hoc. Grazie a questo Spin-Off, in due anni, si è ampliato il Business sia dell’azienda che del cliente finale con aumento del know-how che oggi permette al Gruppo di fornire soluzioni personalizzate, modulari e scalabili e un ampliamento del target degli interlocutori.

Se queste aziende italiane, dai business già consolidati lasceranno lo scettro del Premio Innovazione ICT alle nuove vincitrici dell’edizione 2017, saranno 3 le startup, selezionate tra le oltre 40 partecipanti a salire sul podio del Premio Lamarck dedicato ai progetti di impresa più pronti ad entrare sul mercato. I vincitori della precedente edizione sono stati: Foresite con Cooki, il gestionale per ricette e allergeni dedicato ai professionisti del settore alimentare; Mailcoding, servizio online che semplifica la gestione e la condivisione di dati digitali personali offrendo a ciascun utente un numero unico e personalizzabile che rappresenta la propria identità digitale e Neuron Guard,sistema integrato di protezione cerebrale per ictus, arresto cardiaco e trauma cranico. A queste si aggiunge WeAR, startup che ha vinto il Premio del Resto del Carlino per l’innovazione con MARKO, un’applicazione che sfrutta la realtà aumentata per generare istruzioni d’uso direttamente su oggetti reali.

Appuntamento quindi a Bologna l’8 e il 9 giugno al padiglione 33 di Bologna Fiere per parlare di Industria 4.0 e di Innovazione nel settore Manifatturiero