Nel 2022, il mercato della Digital Forensics in Europa cuberà circa 1.500 milioni €.

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Il tema della Digital Forensics & Intelligence è stato oggetto, nei giorni scorsi, di un incontro riservato tra i maggiori esponenti delle Forze dell’Ordine e Yarix, centro di competenza per la cybersecurity di Var Group.

In un contesto di sempre maggiore digitalizzazione dei processi produttivi, anche gli eventi criminosi transitano in maniera crescente dai dispositivi digitali. Per gli operatori delle Forze dell’Ordine – oltre che per i responsabili della sicurezza all’interno delle aziende – diventa, quindi, imprescindibile disporre delle competenze e degli strumenti della Digital Forensics. Si chiama così l’insieme delle attività volte a raccogliere, identificare, estrarre e analizzare le prove contenute nei dispositivi digitali oggetto di indagini civili o penali.

 

Attacchi informatici, spionaggio industriale e violazioni nella sicurezza delle informazioni si manifestano in maniera pervasiva, lasciando tracce digitali che investigatori specializzati possono seguire fino a individuare i responsabili. Gli esperti di Yarix operano, quale partner accreditato e consolidato, al fianco delle Forze dell’Ordine, formando gli agenti preposti all’analisi forense, mettendo a disposizione gli strumenti più avanzati della Digital Forensics e della Cyber Intelligence, garantendo i massimi livelli di efficacia, accuratezza e velocità operative.

“Mentre il mercato europeo della Digital Forensics si attesta ormai sui 750 milioni di euro (2016), con una previsione di crescita del 13,4% al 2022, in Italia imprese e istituzioni iniziano a cogliere l’importanza di un ricorso specialistico all’intelligence digitalesottolinea Mirko Gatto, Amministratore Delegato di Yarix – “Dall’analisi dei nostri interventi di Digital Forensics nel 2016, osserviamo come i comparti del Made in Italy e del manifatturiero di eccellenza rappresentino il fronte di maggiore vulnerabilità. Un dato che indica in maniera inequivocabile che essere in grado di formare e supportare organi inquirenti e IT manager nel contrasto alla criminalità digitale significa, nel concreto, proteggere la competitività dell’intero sistema Paese”.

Made in Italy sotto attacco

Per Yarix, l’ambito delle attività forensi ha registrato nel 2016 un incremento del 20% rispetto al 2015. Questi i comparti produttivi che, in percentuale, hanno evidenziato la necessità di un intervento in seguito a intrusioni nel sistema informativo:

  • 38% fashion
  • 22% banche
  • 18% automotive
  • 12% food&beverage
  • 10% chimico-famaceutico

“Imprese e istituzioni stanno maturando la consapevolezza che la Cyber Intelligence è una leva strategica a cui ricorrere prima che la minaccia informatica si manifesti” – dichiara Francesca Moriani, Amministratore Delegato di Var Group “Solo così è possibile ridurre i tempi di reazione e proteggere in maniera più incisiva patrimonio informativo e reputazione. La cyber-difesa di nuova generazione si fonda anche su un approccio basato sull’Intelligence: attraverso tecniche di investigazione nel web, è possibile individuare gli eventi o i segnali che possano realmente costituire un rischio per la sicurezza dei dati. L’impegno in questo scenario rappresenta un’ulteriore conferma degli investimenti che stiamo sostenendo in ottica di cybersecurity, un’offerta strategica per permettere alle imprese di cogliere in completa sicurezza le opportunità che la Digital Transformation offre”.