Intervista al Community Manager Coordinator di Talent Garden e alla startup Taskhunters

In un mondo del lavoro in piena trasformazione grazie all’arrivo del digitale, il ruolo dei coworking è in forte espansione poichè favorisce l’interazione tra startupper e giovani imprenditori. Abbiamo per questo intervistato Chiara Brughera, Community Manager Coordinator at Talent Garden, per capire come si sta evolvendo il panorama italiano.

1.Chiara, a Milano ci sono tanti eventi per le startup, i programmatori e i designer. Secondo te, bastano, dovremmo avere altri tipi di eventi o dovremmo cambiare il modo di organizzarli?

Credo che il numero di eventi a Milano stia crescendo di mese in mese e questo è sicuramente un segnale positivo e dimostra il bisogno di networking e di confronto che hanno sia gli startupper che tutti gli altri membri dell’ecosistema dell’innovazione. E’ però vero che essendoci così tanti eventi a volte i partecipanti fanno fatica a scegliere e capire quali siano gli appuntamenti davvero di valore. L’obiettivo di Talent Garden Milano è organizzare e ospitare alcuni meetup al mese, focalizzandoci molto sulla qualità e i contenuti. Per noi è importante che questi eventi portino effettivamente qualcosa ai partecipanti, che siano nuovi contatti, ispirazione, opportunità di business ecc.

  1. Talent Garden sta crescendo: è presente non solo in Italia, ma avete campus internazionali a Kaunas, Barcelona, Tirana e Bucharest. Dalla vostra esperienza, c’è qualche differenza tra i coworker in Italia e quelli di questi paesi, sia nel modo di lavorare che di organizzare eventi?

I tagger (ovvero i nostri coworker) in giro per l’Europa sono sia freelance che startup ma anche aziende e agenzie. Ogni campus e ogni community è differente ma credo che il modo di lavorare e la voglia di fare networking e trovare sinergie sia sempre la stessa. Per quanto riguarda gli eventi, noi cerchiamo di portare i format più interessanti in tutti i campus del network per dare valore a tutte le community e creare anche continuità tra le diverse sedi. Non a caso il nostro festival dell’innovazione Supernova nel 2015 è stato organizzato in due città italiane, Torino e Brescia, ma anche a Kaunas in Lithuania.

  1. Che consiglio puoi dare ad un freelancer-digital entrepreneur che vorrebbe entrare a far parte di un coworking, ma ha dei dubbi?

Il mio consiglio è di provare: anche solo una giornata in un coworking può farti capire se l’ambiente, le persone e il modo di lavorare si addice a te e ai tuoi bisogno. Alcuni aspetti positivi del coworking per un freelance possono essere sicuramente la possibilità di pagare una tariffa all inclusive, ottimizzare le risorse, partecipare a corsi di formazione e conferenze e ovviamente trovare nuovi contatti e farsi conoscere.

Abbiamo poi parlato anche con Taskhunters, una delle nuove realtò imprendirtoriali che ha partecipato al secondo Startup Crash Test Milan, evento dedicato al mondo delle startup svoltosi proprio presso Talent Garden.

Taskhunters è il luogo d’incontro tra lavoratori e studenti universitari. I primi, spesso molto impegnati, hanno la possibilità di affidare le proprie faccende quotidiane (che chiamiamo task) ai secondi, che possono guadagnare svolgendo questi piccoli lavori nel tempo libero.

L’idea è nata da Lorenzo Teodori. Prima studente universitario e poi consulente a Milano, in questi due segmenti di popolazione ha constato delle particolari necessità, complementari. Come studente, avendo più tempo a disposizione, ha spesso cercato diverse occasioni di guadagno attraverso piccoli lavori. Come consulente, non avendo affatto tempo, si è trovato spesso nella situazione di non riuscire a svolgere le faccende quotidiane più semplici. Gli altri membri del team sono Marco Premier, Francesco Piovesan e Alberto Mora.

  1. Quale sfide avete avuto all’inizio, durante il primo anno e cosa avete fato per vincerle?

La prima sfida per noi è stata quella di riuscire a sviluppare Taskhunters remotamente: Dublino, Dubai, Lugano e Milano sono le città in cui i fondatori della startup vivevano prima di abbandonare definitivamente i loro posti fissi e dedicarsi al progetto a tempo pieno. Ora che ci siamo ritrovati tutti a Milano, le principali sfide sono far crescere la comunità di Taskhunters, garantendo allo stesso tempo un alto indice di soddisfazione da parte dei nostri utenti e trovare il giusto partner per i finanziamenti. Siamo in contatto con alcuni investitori interessati ad investire nel progetto, ma il contributo economico non è sempre la cosa più importante. Conoscenza del mercato, network e mentoring sono variabili da non sottovalutare.

  1. Quali consigli pratici potete dare alle persone che vogliono creare una startup?

Avete un’idea? Cercate di capire se questa idea è innovativa, se è capace di arricchire e far progredire il segmento di società a cui vi rivolgete, se può avere un impatto reale sulla vita delle persone. È una buona idea? Create un team completo, composto da figure con specializzazioni complementari, con persone preparate, appassionate e pronte a dedicarsi completamente al progetto. Avete il team? Strutturate un piano d’azione, affinché la vostra idea non rimanga solo nella vostra mente. Oggigiorno costituire una startup è diventato piuttosto semplice. Non rimandate, agite ora. Spesso l’ostacolo più grande è rappresentato dal senso di sicurezza che ci dà la routine, al quale non siamo sempre disposti a rinunciare.

  1. Com’è strutturata la vostra giornata in Taskhunters?

In Taskhunters il team si sveglia presto e alle 8.00 siamo già tutti a lavoro. Le giornate sono imprevedibili e, pur avendo ruoli definiti all’interno del team, a tutti è richiesta un alto indice di praticità. Un giorno si lavora sul Business Plan, il giorno dopo si può incontrare un finanziatore, un potenziale partner oppure si organizza un evento per promuovere la startup.

  1. I vostri piani per il prossimo anno?

Nell’arco del 2017 abbiamo intenzione di ampliare il nostro bacino di utenti ed estendere il servizio a Roma, Torino, Bologna e Padova. Dal 2018 al 2020 abbiamo pianificato di raggiungere Londra, Lisbona, Madrid, Berlino e Parigi.