Cresce l’adozione da parte delle aziende italiane: per il 90% si tratta di grandi realtà. Solo il 10% dei progetti riguarda però le pmi

Gli investimenti in cloud da parte delle aziende italiane sono cresciuti del 20% nel primo semestre del 2016 grazie ad una maggior consapevolezza dei vantaggi derivanti dalla nuvola. Se si fa invece riferimento agli ultimi 3 anni, dal 2013 ad oggi, si è assistito ad un raddoppio del budget aziendale dedicato al cloud. Nonostante ciò, gli 1,7 miliardi di euro dedicati dalle imprese a questa tecnologia costituiscono solo il 3% della spesa ICT italiana, cresciuta anch’essa del 3% rispetto all’11% a livello EMEA. L’Italia, oltre che dover quindi recuperare un gap digitale con l’Europa, necessità di risolvere una problematica molto urgente, ossia la forte disparità tra grandi imprese e PMI: il 90% della spesa cloud deriva proprio dalle più grandi realtà, mentre solo il 10% è imputabile agli investimenti delle pmi che però costituiscono però il 95% del tessuto imprenditoriale italiano.

Affinchè il sistema Paese possa migliorare la propria situazione economica e rafforzare la propria produttività è opportuno che tutte le imprese italiane avviino il proprio processo di digitalizzazione. Molto importante sarà quindi il coinvolgimento delle pmi che, grazie al cloud, possono beneficiare di una potenza computazionale fino a qualche anno fa loro inaccessibile a causa degli elevati costi di infrastruttura ed oggi sensibilmente ridotti grazie al modello as a service. Proprio in questa direzione cresce al 60% il numero di manager consapevoli dei vantaggi portati dal cloud e il 35% di essi prevede di effettuare investimenti sulla nuvola nel 2017” ha spiegato Fabio Spoletini, Country Leader di Oracle Italia in occasione dell’Oracle Cloud Days, il più importante evento della filiale italiana nel nostro Paese, svoltosi ieri al Mi.CO.

A confermare che il cloud sia ancora una “cosa per grandi” sono state le imprese chiamate sul palco a parlare dei progetti avviati e i vantaggi ottenuti grazie alla nuvola di Oracle. Efficienza, flessibilità ed elevata scalabilità sono i maggiori benefici evidenziati da Amplifon, Assicurazioni Generali, General Electric Oil and Gas, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sirti e Telecom Italia.

General Electric Oil & Gas ha spostato le proprie applicazioni nel cloud pubblico per accelerare la digitalizzazione e controllare i costi. Lato Industry 4.0, grazie all’IoT e alla gestione in cloud dei dati, ha migliorato la manutenzione dei propri macchinari industriali sparsi per il mondo. Assicurazioni Generali ha adottato invece una soluzione HR in cloud utilizzabile in tutti e 50 i Paesi nei quali l’azienda è presente così da impostare strategie comuni ad avere un unico sistema per la gestione delle persone. Sempre in ambito risorse umane, Telecom Italia ha scelto il cloud per ripensare i propri processi interni in modo semplificato ed ha avviato un progetto che amplifica i vantaggi della mobilità e favorisce lo smartworking. Amplifon sta invece portando in cloud le funzioni finanziarie di accounting, consolidation, forecasting planning e budgeting. Luxottica scegli invece la nuvola per migliorare la gestione dei dati degli oltre 7000 negozi così da migliorare le proprie campagne di marketing. Unica eccezione tra i “grandi” è stata Moneyfarm, piattaforma FinTech che indirizza gli investimenti dei clienti verso lo strumento considerato più adatto in base ad un algoritmo capace di calcolare il livello di rischio degli investitori. Moneyfarm è però appena uscita dall’essere startup e con i suoi 85 dipendenti non è “più così tanto una piccola impresa”, ma sin dalla sua nascita ha deciso di basare la propria infrastruttura sul cloud.

Dalla grande variabilità dei settori e delle figure professionali che hanno testimoniato la loro esperienza all’Oracle Cloud Day (direttori delle risorse umane, direttori marketing, CFO e manager dei sistemi informativi) si evidenzia come il cloud sia per tutti e che la digitalizzazione deve coinvolgere l’intera l’azienda.

La trasformazione digitale è già in atto e il Cloud è il vero motore. – ha Spoletini – Nonostante le applicazioni che le aziende ritengono mission critical siano ancora gestite in modalità tradizionale, il loro spostamento sta avvenendo molto velocemente. Le aziende stanno comprendendo sempre più che il Cloud non solo è efficienza, ma è soprattutto la possibilità di crescere creando nuove opportunità di business grazie alla tecnologia”.

Esistono però ancora dei fattori che limitano l’adozione del cloud tra cui le preoccupazioni legate alla sicurezza e a costi non così ridotti come confermato da Sirti e Amplifon.